Un software per ricostruire in 3d gli incidenti stradali
Quello della sicurezza stradale è un tema spesso al centro dell’attenzione e le aziende coinvolte nel settore intendono proporre soluzioni per ridurre progressivamente i rischi della strada. L’azienda italiana specializzata in cybersecurity Innovery ha acquisito la start up Imoì e unendo le competenze di entrambe è nato uno strumento di sicurezza urbana predittiva.
Dato l’expertise di Imoì nel settore è stato possibile lanciare sul mercato iCam3d, una soluzione che consente di ricostruire gli incidenti in 3D pronta a sostenere le forze dell’ordine che si occupano di mobilità. Già nello scorso gennaio è iniziata la fase di commercializzazione del software e la quota maggiore degli ordini proviene dal nord Italia. Avendo a disposizione iCam3D in pochissimi minuti si ricostruisce in pochi minuti la scena del sinistro, riducendo tempistiche di rilevamento e il rischio di fare errori.
La nascita di Imoì si deve all’ingegnere Silvio Foschi e la criminologa Monica Di Sante, che perseguono lo sviluppo di sistemi innovativi per migliorare le decisioni operative delle forze dell’ordine mettendo insieme analisi video, AI e i principi della criminologia ambientale e del linguaggio del corpo. A proposito dell’unione con Innovery, Foschi dichiara: “Siamo convinti di poter sfruttare nuove l’opportunità e di perseguire i piani di sviluppo della nostra start up. Riteniamo che Innovery possa essere una partner ideale con cui collaborare”. “Il tema della sicurezza fisica è un asset fondamentale in una società come la nostra”, conclude.
“L’acquisizione di Imoì è un passo fondamentale per l’accreditamento del Gruppo nel settore della sicurezza fisica e ci avvicina ulteriormente al nostro obiettivo di conquistare un posizionamento di assoluta leadership nel settore della sicurezza” dice Gianvito Abate, CEO di Innovery. Continua: “Grazie al know-how di Imoì entreremo nel settore della sicurezza stradale e delle smart cities, fornendo un’offerta ancor più variegata e implementando le nostre competenze”.
Franca Cutilli