Prevista per il 2023 un aumento della spesa dell’industria nell’ambito della realtà virtuale ed aumentata
Attualmente la realtà digitale si sta sviluppando rapidamente e, dato il suo ampio utilizzo – dalle industrie manifatturiere alle agenzie di marketing e anche agli istituti di formazione – assisteremo a un drastico cambiamento in tutti i settori. La realtà digitale cambierà completamente il nostro modo di affrontare la formazione. Ad esempio, grazie alla realtà aumentata, i chirurghi potranno eseguire un intervento chirurgico ad alto rischio in un ambiente virtuale realistico e gli ingegneri nucleari potranno simulare situazioni che non possono essere replicate nella vita reale.
Secondo il recente report di Klecha & Co. un numero crescente di aziende si sta aprendo alla realtà digitale. Nel 2017, si sono registrati 281 investimenti in realtà aumentata e realtà virtuale per un valore totale record di 2,3 miliardi di dollari. Gli Stati Uniti e la Cina sono i principali mercati per questa tecnologia e rappresentano circa il 70% degli investimenti globali. Ancora, nel 2023 si prevede che la spesa dell’industria in tale ambito sarà tre volte superiore a quella dei consumatori per un totale di circa 121 milioni di dollari.
“Uno dei trend più significativi che sta caratterizzando la realtà digitale” – ha commentato Stephane Klecha, Managing Partner di Klecha & Co., “è legato alle startup, che hanno superato la fase di dimostrazione di fattibilità – “Proof-of-Concept” o PoC – e hanno oggi una solida base di clienti, e hanno quindi una strategia di apertura al mercato differente. Questa trasformazione attrarrà acquirenti e porterà a un aumento dell’attività sia in termini di valore che di numero di accordi conclusi. Le nuove fonti di finanziamento favoriranno lo sviluppo di tecnologie DR in una serie di contesti verticali e di applicazioni”.
I giganti della Silicon Valley sono in corsa per la “prossima grande corsa”. Alcuni, tra cui Tim Cook, ritengono che la realtà virtuale, aumentata o mista è il prossimo punto di svolta tecnologico da cui il mondo diventerà presto dipendente. “Quello della realtà digitale è un mercato frammentato e in rapida crescita, diviso tra B2C e B2B. La strategia giusta per le PMI sarebbe quella di concentrarsi su questo secondo segmento, dove sono necessarie conoscenze specifiche e competenze verticali elevate e lasciare alle grandi imprese il settore B2C, dove sono fondamentali la riconoscibilità del marchio e la possibilità di investimenti consistenti per arrivare ad un’adozione da parte del mercato di massa”, conclude Klecha.