Risolvere un puzzle o un rompicapo significa dare un contributo alla ricerca scientifica
L’applicazione delle tecniche del mondo dei videogiochi alla ricerca genetica sull’RNA è stata un successo tale che i ricercatori responsabili del progetto EteRNA hanno presentato EternaBrain, una rete neurale basata sull’Intelligenza Artificiale, che sfrutta il patrimonio di dati del videogioco EteRNA per migliorare la propria precisione.
EternaBrain sembra un videogioco online come tanti, i puzzle consistono nel disporre nella forma richiesta una catena di palline colorate che si attraggono o si respingono. Ma non è un passatempo: giocando a Eterna, decine di migliaia di persone, pur senza competenze scientifiche, hanno contribuito a studiare la relazione tra composizione chimica e struttura geometrica delle molecole di Rna.
Per i biologi è importante sapere quali basi mettere in fila per ottenere una determinata struttura. Questo permetterebbe di disegnare molecole di Rna con la forma desiderata, in grado di svolgere specifiche funzioni. Si aprirebbero così nuove prospettive per il trattamento di disturbi che dipendono, per esempio, dall’attivazione difettosa di alcuni geni.
Il problema però è che si tratta di una sfida difficile anche per i migliori algoritmi. Qui che entra in scena Eterna. I creatori, Adrien Treuille e Rhiju Das, biofisici alla Carnegie Mellon University a Pittsburgh e alla Stanford University di Palo Alto, hanno pensato che coinvolgere i cittadini avrebbe fatto la differenza. Eterna permette di sfruttare l’intuito e la capacità di apprendimento umani che gli algoritmi ancora non riescono a emulare. Chiede in modo indiretto ai giocatori di formulare delle ipotesi su cosa renda le molecole di Rna stabili.
Il tempo ha dato loro ragione. Il gioco, lanciato nel 2011, conta più di 100 mila iscritti. Nelle sfide alcuni giocatori hanno superato i migliori metodi automatizzati al computer, che non sono granché nella risoluzione di puzzle casuali. Alcuni giocatori umani invece hanno risolto puzzle di difficoltà straordinarie.