Ecco tutte gli interventi a favore del digitale presenti nella Legge di Bilancio 2019: iperammortamento al 270%, agevolazioni a chi compra servizi cloud computing, fondi per AI, blockchain, IoT e cyber security
Grazie al maxiemendamento governativo, ovvero le modifiche che integrano la Manovra economica 2019, sono in arrivo grandi novità che vanno ad aggiungersi al più ampio contesto normativo previsto dalla Legge di Bilancio: l’Industria 4.0 si arricchisce in moltissimi campi. Vediamo i dettagli.
L’emendamento ha, innanzitutto, aggiustato le aliquote relative all’iperammortamento. La manovra fa slittare i termini della maggiorazione per gli investimenti 4.0 per un anno – si tratta di ordini effettuati dal 1 gennaio 2019 al 31 dicembre 2019 con consegna entro 31 dicembre 2020 – e introduce aliquote differenziate: 270% per i progetti fino a 2,5 milioni; 200% per quelli tra 2,5 e 10 milioni; 150% per quelli tra 10 e 20 milioni. È inoltre previsto un tetto massimo per gli investimenti pari a 20 milioni, oltre i quali non ci si può avvantaggiare della maggiorazione. L’incentivo per i beni immateriali al 140% viene confermato per chi effettua acquisti di strumenti 4.0 previsti dalla legge 232/2016. Sparisce invece il superammortamento, che non sarà prorogato oltre il 31 dicembre 2018.
Un altro settore toccato dal maxiemendamento è quello dello smart manufactoring. Dopo il pressing di Confindustria Digitale, che ha fatto del cloud il suo cavallo di battaglia, arrivano gli incentivi per il cloud computing: viene stabilita la maggiorazione al 140% della deducibilità dei canoni pagati per servizi e software fruiti su cloud.
È stato introdotto anche il voucher per l’Innovation Manager, il cui scopo è quello di sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale, attraverso le tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0, e di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali. L’incentivo a fondo perduto è pari a 40.000 euro per le micro e piccole imprese nel limite del 50% della spesa; 25.000 euro per le medie imprese nel limite del 30% della spesa; 80.000 euro per le reti d’impresa nel limite del 50% delle spese sostenute.
Arrivano stanziamenti anche per la cyber security: viene prevista una dotazione di un milione di euro per ogni anno dal 2019 al 2021, per potenziare gli interventi e gli strumenti per la difesa cyber, oltre che per rafforzare la capacità di resilienza energetica nazionale. Sono previsti anche 15 milioni da investire nello sviluppo di Intelligenze Artificiali e blockchain. Nella manovra 2019 si prevedono inoltre misure per il settore della Microlettronica: “E’ istituito un fondo finalizzato all’erogazione dei contributi alle imprese che partecipano alla realizzazione dell’importante progetto di interesse comune europeo (Ipcei) sulla microelettronica, con una dotazione di 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020, di 60 milioni di euro per il 2021 e di 83,4 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024″.
Anche le startup vengono inserite nella manovra, per loro è stato introdotto un insieme di misure che hanno lo scopo di incentivare la destinazione di risorse finanziarie ai Fondi di Venture Capital, piccole e medie imprese e startup innovative.Aumentate anche le agevolazioni fiscali finalizzate per persone fisiche e giuridiche che investono in startup innovative: si passa dal 30% al 40%, l’aumento favorirebbe la propensione al rischio e offrendo una maggior leva fiscale.