Una videochiamata su Instagram per sentirsi meno sole per strada la notte.
Il dibattito pubblico sulla sicurezza delle donne è più che mai vivo e le proposte in tal senso continuano ad essere presentate, con efficacia variabile. Da un’idea di tre socie è nata tuttavia una startup che sembra offrire un supporto concreto alla causa. Non abbiamo in mano la soluzione definitiva, ma Viola walk home è un passo avanti da non sottovalutare. La psicologa Laura De Dilectis e le sue socie, la psicologa Ilaria Saliva e la psicoterapeuta inglese Georgia Spencer Davison hanno messo a punto l’app che è al servizio delle donne nel loro tragitto verso casa.
App sicurezza donne: la startup convince l’Europa
Il servizio è attivo 24 ore su 24 e in due anni, il progetto è già diventato un movimento solido, affermato anche all’estero. Non a caso ha portato a casa il Myllennium Award, come miglior startup a impatto sociale. Protagonista del progetto è, come anticipato, Laura De Dilectis, da sempre ha il desiderio di combattere la violenza di genere. Oggi ha 29 anni e ha trasformato questo servizio di videochiamate per tornare a casa sane e salve e in una startup. “Avevo 13 anni quando ho scelto di diventare psicologa. Stavo male e volevo capire perché. Ho deciso di ascoltare i più deboli, per ascoltare me stessa. E ho finito per capire che quello che volevo fare nella vita era avere un impatto sulla società”, ha dichiarato a Startup Italia.
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Il progetto è nato dall’incontro della giovane psicologa con la Casa Internazionale delle donne di Roma e si rende conto di quanto sia diffusa la violenza di genere. Per strada, tra le mura domestiche, sul posto di lavoro. “Davanti a questi numeri accumulavo rabbia giorno dopo giorno e capivo che non potevo più far finta di nulla”. Nel marzo 2021 una notizia terribile l’ha spinta a compiere il passo decisivo: “Una ragazza inglese di 33 anni, Sarah Everard, era stata rapita, stuprata e uccisa mentre tornava a casa la sera a piedi, nel quartiere londinese di Brixton. Quella rabbia si è trasformata in energia. Ho capito che dovevo trovare una soluzione a questo problema, fare la mia parte per permettere alle donne di sentirsi sicure per strada”.
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Startup Viola walk home: come funziona
“A Giugno del 2021 ho fondato l’associazione. Avevo a mia disposizione un sacco di capitale umano con voglia di aiutare, la tecnologia di Instagram che già allora permetteva le videochiamate e la community: quasi tutte le ragazze hanno un profilo IG. Il servizio è disponibile in Italia e in Germania. Funziona cosi: stai tornando a casa e ti colleghi a @ViolaWaklHome, scrivi un messaggio di SOS in DM e in un minuto ricevi una videochiamata che viene registrata. Una persona dall’altra parte del telefono ti accompagna a casa con una videochiamata. Puoi anche prenotare il servizio in anticipo”. Laura riesce a coinvolgere 150 volontari da tutta Europa, in tutto parlano 17 lingue. L’idea risponde a un bisogno. Il servizio è utilizzato da centinaia di donne. In più sono stati creati anche 100 Punti Viola, luoghi di rifugio e rete di supporto su tutto il territorio.
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A maggio 2022, con 2 socie, la psicologa Ilaria Saliva (oggi COO) e la psicoterapeuta inglese Georgia Spencer Davison (oggi Chief product officer), Laura ha lanciato la sua startup. Con un team di 8 persone, tutte under 30, stanno lavorando per creare un’App si potrà scaricare e usare per essere più sicure in strada o a casa, totalmente freemium. “Ho sempre voluto fare un’impresa che potesse risolvere un problema. Le difficoltà sono però tantissime. Gli infiniti grazie che stiamo ricevendo purtroppo non bastano per andare avanti. Stiamo iniziando a parlare con gli investitori. Faremo un aumento di capitale di 250 mila tra settembre e ottobre e poi un round intorno ai 2milioni di euro“, ha confessato la psicologa 27enne.