Un nuovo modo di allenarsi, evitando la confusione della palestra
Keiron, il cui nome si ispira a Chirone, centauro dell’Antica Grecia e mitologico allenatore di eroi come Achille, è il primo sistema di allenamento sempre a disposizione dei clienti delle palestre, tramite un comodo visore per la realtà virtuale. Senza apportare modifiche alla palestra l’utente svolge un workout unico e avvincente in un’area di 3mx3m .
“Come rendere coinvolgente un allenamento in palestra? Poteva bastare la sola realtà virtuale? Nel corso delle nostre esperienze lavorative abbiamo spesso fatto ricorso alle tecniche di gamification per rendere coinvolgenti i nostri applicativi.” ha dichiarato Renzo Carriero, CEO di Keiron. “Cos’è esattamente questa tecnica? È l’utilizzo di elementi mutuati dai giochi e dalle tecniche di game design in contesti esterni ai giochi per favorire l’interesse attivo degli utenti, ossia il loro engagement (coinvolgimento) per modificarne dati comportamenti”.
L’utente, semplicemente indossando un visore per la realtà virtuale, svolgerà un allenamento completo in base al suo livello di preparazione atletica. Durante tutto l’allenamento Keiron guiderà l’utente all’interno di un ambiente virtuale con il quale interagire. Questa interazione lo aiuterà ad eseguire correttamente gli esercizi. Una sfida continua che permetterà di allenarsi correttamente, migliorare la propria preparazione atletica e il benessere psicofisico, in un’esperienza di gamification divertente e coinvolgente.
L’atleta viene trasportato in un mondo in cui grazie all’interattività potrà eseguire i movimenti di fitness corretti. Attraverso la realtà virtuale e la gamification, potrà quindi svolgere diverse tipologie di allenamento: dall’HIIT al Tabata, dallo Yoga al Pilates. Grazie a Keiron le palestre potranno ottimizzare tempi e spazi. Al di fuori degli orari di punta, infatti, le sale non sono utilizzate per l’83% del tempo.
“La parola chiave deve essere coinvolgimento, capace di creare ‘la necessità’ dell’utente che ha provato la nostra esperienza in palestra di tornare ad utilizzarla, creando così una nuova abitudine”, continua Renzo. “Coinvolgiamo immediatamente dei trainer per validare la nostra idea, ricevendo risposte entusiastiche. Anche loro lo ritengono un utile strumento per spronare all’attività fisica molte persone. Iniziamo così a progettare e sviluppare un allenamento dinamico, funzionale e capace di coinvolgere le persone.”