Quella del Media Buyer è una figura professionale non ancora affermata ma sempre più ricercata dalle aziende italiane
Con l’avvento della pandemia molte aziende si sono dovute adattare ai cambiamenti che tutt’ora sono in atto. Una delle prime strategie che hanno dovuto adottare è stata quella di promuoversi. Ma tutto questo come è stato possibile farlo? La grande richiesta di strategie promozionali su social media e web in particolare, ma anche televisioni, emittenti radiofoniche e carta stampata ha infatti dato vita a una nuova figura professionale – quella del media buyer – sempre più ricercata dalle aziende italiane ma ancora poco diffusa.
Media Buyer chi è e di cosa si occupa?
Secondo Ale Lorenzi, consulente ed esperto in materia: “Il compito di questo professionista altamente specializzato riguarda la gestione, la pianificazione e il controllo delle attività di media buying, ovvero la creazione e il posizionamento delle pubblicità in chiave strategica per l’impresa all’interno di un mercato in costante evoluzione. Non si tratta più di una disciplina che regola la compravendita di spazi pubblicitari, ma anche di un insieme di skill capaci di coprire un ampio spettro di attività”.
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Questa figura emergente deve possedere una serie di competenze e attività sempre più legate a dinamiche digital e social, e stando alla recente ricerca di Datareportal sull’uso di internet nel mondo, su 8 miliardi di abitanti quasi 5 miliardi di persone utilizzano quotidianamente i social network, rendendo di fatto questo segmento dell’industria dell’entertainment una vera e propria vetrina globale: tra le molte ragioni per cui quello del media buyer è considerabile come un lavoro del futuro, spicca la consapevolezza che i social occupano un ruolo fondamentale all’interno della nostra vita, e vengo utilizzati dagli utenti per fare acquisti, cercare opinioni e informazioni di qualsiasi tipo.
Soprattutto in un’epoca dominata dal digitale, con un pubblico sempre più vasto e in cui la presenza online è fondamentale ma anche faticosa, a causa della concorrenza, questa figura sarà centrale e molto strategica. È sufficiente pensare all’importanza di saper mettere il giusto prodotto davanti al giusto pubblico, gestire i costi pubblicitari, riconoscere le piattaforme di tendenza e fronteggiare i cambiamenti repentini dei social network con velocità ed efficacia, per comprendere perché i media buyer siano così ricercati dalle aziende.
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Media Buyer: Quanto guadagna?
Per quanto riguarda il fattore retributivo, ci sono variabili iniziali da tenere in considerazione. “Innanzitutto l’esperto, la retribuzione è determinata dalla modalità lavorativa che si sceglie, ad esempio optando per un lavoro da dipendente all’interno delle agency il guadagno oscilla tra i 1000 e i 3 mila euro al mese. Se si opta come liberi professionisti, avendo skill comprovate ed esperienza nel gestire il proprio tempo in modo autonomo, allora si può arrivare anche a guadagnare oltre 1000 euro per cliente, con la possibilità di costruire un team al fine di delegare dinamiche più articolate. Scegliendo questa strada, la retribuzione media per un media buyer ben formato si attesta attorno ai 7 mila euro mensili”, ha concluso l’esperto.