Lo studio di Castelfranco Veneto si aggiudica il primo posto agli “Oscar del design”
Tra i centinaia di studi europei in gara per la categoria “Cataloghi d’Arte”, ad alzare la coppa agli European Design Awards 2022 è stato lo studio multidisciplinare Otium, con sede a Castelfranco Veneto, premiato per il progetto Omne Beauty 2018-2020. La cerimonia di premiazione è avvenuta a Tallin, in Estonia. Entriamo adesso nel dettaglio del loro prodotto artistico.
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Intorno al mondo di Otium, nato nel 2007, gravitano professionisti provenienti da diversi settori: comunicazione, grafica, fotografia, video, progettazione e sviluppo web, editoria e allestimento museale. La medaglia d’oro è arrivata grazie ad un un’idea vincente: un libro fotografico che racchiude gli scatti di otto fotografi di fama internazionale: Gianantonio Battistella, Francesca Cirilli, Anne Golaz, Vittorio Mortarotti, Igor Ponti, Antoine Séguin, Massimo Sordi, Marco Zanta. I curatori di Omne Beauty sono Massimo Sordi e Stefania Rössl.
Il progetto grafico è opera di Damiano Fraccaro, grafico e art director, dal 2012 nello staff di Otium, affiancato dal grafico Matteo Beda. I fotografi hanno immortalato in questo cofanetto di nove volumi alcuni aspetti ambientali, antropologici, sociali e culturali in un percorso artistico che si snoda sul territorio del Nord-Est italiano, ravvisando relazioni nascoste tra spazio, paesaggio e corpo che lo abita. Le foto sono principalmente il frutto dell’esplorazione dell’area compresa tra Castelfranco Veneto, Asolo, Bassano del Grappa e Treviso.
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Otium agli European Design Awards, il paesaggio veneto è spunto per una riflessione sulla bellezza
Il processo passa in rassegna tutti i progressivi processi di dispersione e frammentazione, proponendo anche una riflessione sul termine Bellezza. Alle foto si affianca un ricco apparato testuale con contributi di docenti ed esperti, tra cui Il mondo salverà la bellezza? di Salvatore Settis. Ogni fotografo attribuisce un proprio significato al concetto di Bellezza, ma sempre nel rispetto di un’interpretazione plurale del concetto stesso. Ad esempio Il tempo nostro a curadi Vittorio Mortarotti affronta il temaì coniugandolo con il concetto di transitorietà che si riflette nella figura dell’adolescente commista ai tratti di un paesaggio fragile, in bilico tra rapido sviluppo e tutela dell’ambiente. “Questo riconoscimento è motivo d’orgoglio per tutto lo studio”, ha spiegato Alessandro Fraccaro, titolare di Otium.