Le startupper Maria Vittoria e Ludovica Lupi presentano le novità tecniche in sviluppo per Kipy, il loro primo progetto.
Kipy è un’app per la digitalizzazione di documenti della startup Aida. Nasce in versione Beta alla fine del 2021, solo per utenti Apple. Grazie ai feedback ricevuti in questi mesi, il team tecnico è riuscito a definire le tempistiche del piano di sviluppo dell’applicazione. L’obiettivo di Kipy è quello di semplificare l’archivio dei diversi documenti di uso quotidiano. In questo modo, abbiamo tutto a portata di smartphone, in modo pratico e veloce. Ma non solo. L’app permette ricevere notifiche sulle loro scadenze e condividerli, anche temporaneamente, con altri utenti in maniera protetta
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La prima grande novità in arrivo è il rilascio per Android. Questo avverrà in tarda primavera. Inoltre, ci sarà la possibilità di caricare documenti direttamente in formato digitale, senza la necessità di farne prima una scansione. Un ultimo punto su cui il team sta lavorando è l’aumento del livello di sicurezza. Alcune idee sono l’inserimento di un watermark prima di condividere un documento per proteggere le informazioni riservate ed evitare che venga usato in modo improprio, e la protezione di specifici documenti mediante l’inserimento di un pin personale.
Maria Vittoria e Ludovica Lupi, le due founder di Kipy, hanno annunciato che la versione base rimarrà per sempre gratuita. Ogni utente potrà quindi continuare a svolgere le principali operazioni di digitalizzazione e archiviazione documentale. Dal 2023, per chi desidera sfruttare ogni potenzialità dell’app, ci sarà la possibilità di sottoscrivere un abbonamento mensile per la versione Premium. Questa decisione è stata presa dalle due startupper a inizio anno, per ringraziare i numerosi utenti della fiducia e dei numerosi download effettuati.
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Kipy, come funziona l’algoritmo dell’app sviluppata da Aida
Una volta caricato il documento, grazie al sistema di scansione che identifica i bordi e ottimizza l’immagine, un sistema OCR estrae le informazioni salienti, permette di riconoscerlo e di classificarlo. Il sistema di archiviazione digitale è organizzato in nove categorie. L’algoritmo riconosce automaticamente in quale categoria inserire il documento e li carica direttamente. Grazie al riconoscimento automatico, l’app individua le date di scadenza e le notifica quando necessario. Vi è anche la possibilità di aggiungere file non compresi nelle sezioni elencate, inserendoli in una cartella specifica nominata “Altro”. All’interno potranno essere organizzati grazie ai tag, etichette attraverso cui è possibile affinare la ricerca di documenti utili a un medesimo scopo.