La migrazione dalle palestre alle mura di casa è sempre più in voga
Il mondo del fitness si evolve e le declinazioni virtuali ormai hanno invaso anche le modalità di allenamento, sempre più orientate al digitale. Il trend, come dimostrano i numeri dell’hashtag #virtualfitness, è chiaro: sempre più appassionati prediligono allenamenti tra le mura di casa, tuttavia senza mai rinunciare alle valutazioni mediche corporee e all’intervento dei professionisti, su tutti i personal trainer. Le conferme arrivate dal portale d’informazione Research Dive suggeriscono la presenza massiccia della realtà virtuale. Ma che ruolo occupano gli avatar in questo contesto? Sicuramente la loro centralità sarà parte integrante del prossimo futuro, che in alcuni casi è già presente.
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Vi abbiamo già parlato in passato di Igoodi, prima avatar factory italiana, esperta nella creazione di avatar 3D fotorealistici. Sulle applicazioni nel mondo del fitness, il fondatore Billy Berlusconi ha spiegato: “Il mondo del fitness, come buona parte dei settori operativi, si sta evolvendo e la realtà virtuale può essere il passepartout per restare al passo coi tempi e soddisfare le richieste dei singoli appassionati, i quali richiedono dati e feedback di natura fisica sempre più precisi e dettagliati. I nostri avatar, infatti, vengono progettati con l’obiettivo di garantire agli appassionati tutte le specifiche fisiche di cui hanno bisogno. I clienti dopo la scansione hanno a loro disposizione una copia esatta del proprio corpo in formato 3D digitale integrata da un dataset completo delle proprie misure antropometriche, indici di Massa e analisi della Body Shape”.
Riccardo Gaetti, professione personal trainer con esperienza ventennale, sul virtual coaching ha detto la sua: “La pandemia ha accelerato in modo sostanziale la confidenza che gli operatori del settore fitness e i clienti hanno nei confronti della tecnologia. I servizi virtuali, con il passare degli anni, possono diventare addirittura un’opportunità. (…) L’introduzione degli avatar porterà certamente a dei benefici, sicuramente, dal punto di vista delle anamnesi e misurazioni da remoto. Pensiamo, ad esempio, alla possibilità di inviare il proprio avatar a un importante personal trainer o nutrizionista che si trova in una città o in un paese diverso da quello in cui ci troviamo: ciò conferisce l’opportunità al professionista di effettuare rilevazioni antropometriche direttamente su di esso, riducendo le tempistiche e anche gli spostamenti del cliente.
Virtual fitness Igoodi: app, realtà virtuale e avatar al centro
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E le app? Anche in questo caso si registra una crescita netta, grazie soprattutto all’accessibilità della realtà virtuale, possibile per un numero sempre maggiore di dispositivi. Il vantaggio è chiaro: si abbattono le barriere che potrebbero allontanare le persone dallo sport. Alcuni esempi prevedono la creazione di allenamenti base da adattare in base alle necessità dell’utente, col supporto di un coach virtuale, fondamentale per la personalizzazione delle attività. Dunque, per Igoodi il virtual fitness sarà presto una realtà impossibile da ignorare.
F.C.