Le tecnologie al servizio del calcio: hi-tech e sport insieme
Le nuove tecnologie e la digitalizzazione hanno influenzato diversi settori, tra cui ovviamente anche lo sport. Il calcio, in particolare è diventato sempre più “tecnologico” sia nello svolgimento del gioco sia nella fruizione delle dirette delle partite. Vediamo qui di seguito tutte le innovazioni tecnologiche che sono state applicate al gioco del calcio, molte delle quali per facilitare il ruolo dell’arbitro in campo: dal VAR alle magliette con la “gobba”, passando per la goal line technology, la tecnologia e lo sport hanno appena cominciato una collaborazione che sembra essere longeva.
Il gioco del pallone è sempre più rapido e frenetico grazie alla presenza di atleti che avrebbero caratteristiche valide anche competere in discipline dell’atletica leggera. Vien quindi da sé che per un arbitro prendere decisioni in maniera rapida, chiara e lucida diventa sempre più difficile; al servizio del direttore di gara la FIFA e la UEFA hanno quindi introdotto diversi sistemi tecnologici.
Il VAR e la goal line technology
L’anno scorso il campionato italiano ha visto diverse partite decise in seguito al “check VAR”, frase divenuta ormai celebre in ambito sportivo. Questa tecnologia, introdotta per la prima volta nel calcio nel 2016, viene utilizzata prevalentemente per quattro casi specifici: assegnazione di una rete, assegnazione di un rigore, espulsione ed errore di identità in caso di ammonizione o espulsione. Il VAR è stato adottato ormai quasi da tutti gli sport con modalità e finalità differenti, ma il concetto resta lo stesso: l’utilizzo di una tecnologia di ripresa e streaming di contenuti per analizzare le situazioni di gioco a posteriori.
C’è un’altra innovazione tecnologica introdotta nel calcio che se fosse esistita prima avrebbe messo a tacere diverse discussioni legate al mondo del pallone: parliamo della goal line technology, che tradotto in italiano diventa la tecnologia della linea di porta. Questo sistema sfrutta un campo magnetico creato su tutta la linea di porta e un altro rappresentato dal pallone stesso. Se il pallone attraversa interamente il campo magnetico creato dalla linea di porta, l’arbitro viene notificato tramite la vibrazione del polsino indossato.
Le magliette con le “gobbe”: un archivio di dati
L’Inter, campione d’Italia di quest’anno e secondo esperti e tecnici principale indiziato anche per la prossima stagione viste le quote al 25 giugno che vedono i nerazzurri a 4,50, ha fatto vedere un gioco apprezzato da molti, che si saranno forse domandati cosa fosse la particolare “gobba” formata sulle magliette con marchio Nike della passata stagione. Anche questa è una tecnologia e non il segno della stanchezza per gli allenamenti gestiti da Antonio Conte: sotto alla maglia, infatti, si nascondono pettorine che vengono utilizzate per il rilevamento di dati che vengono poi successivamente elaborati e analizzati dagli specialisti dello staff dell’Inter. Le pettorine sono quindi un mezzo per archiviare prestazioni e numeri grazie alla tecnologia cloud e oltre a fornire dati allo staff atletico e medico delle squadre, aiutano i calciatori a mantenere una postura corretta ed evitare strappi.
L’introduzione di queste tecnologie ha ovviamente sollevato diverse polemiche, dividendo gli appassionati in nostalgici e chi invece è propenso alla tecnologia in campo. In particolare per ciò che concerne il VAR, i tifosi di calcio, o almeno una vasta parte, contestano il rallentamento del ritmo di gioco. Ciò accade principalmente perché per iniziali indicazioni la decisione finale spetta all’arbitro ufficiale di gara, ma pian piano le cose stanno diventando maggiormente flessibili. Ma le tecnologie non sono utili soltanto in campo e alla terna arbitrale, in quanto possono coadiuvare al monitoraggio degli atleti, proprio come permette di fare l’Italiana Injury Forecaster, algoritmo appoggiato dal Consiglio nazionale delle ricerche in collaborazione con l’Università di Pisa e la collaborazione del Barcellona F.C., che riesce a “prevedere” gli infortuni dei calciatori diminuendoli del 50%.
Nel 2021 l’industria 4.0 ha compiuto i primi 10 anni, ma ha già profondamente cambiato le interazioni umane, le funzioni lavorative, l’intrattenimento e anche gli sport. In quest’ultimo ambito, la tecnologia ha portato addirittura alla nascita di un nuovo settore, quello degli eSport, a cui anche le federazioni sportive internazionali danno la giusta attenzione. Non ci sorprenderebbe vedere un giorno incontri sportivi giocati tramite visori di realtà virtuale.