L’iniziativa di Irecoop per promuovere processi produttivi più eco-sostenibili
Si chiama “Vivi Plastic Free” l’iniziativa di Irecoop Emilia Romagna dedicata alla filiera vitivinicola per promuovere processi produttivi più eco-sostenibili. Si tratta si un nuovo progetto per sostituire gradualmente la plastica nei vigneti, eliminando così i danni che la plastica procura al nostro territorio. L’esperimento è partito al vigneto Ambrosini di Cazzago San Martino, in provincia d Brescia. Dieci chili di plastica sono stati sostituiti con una fibra ricavata dalle foglie degli alberi. Su circa 3500 metri dell’azienda vitivinicola sono stati raccolti oltre 10 chili di lacci in plastica che diversamente sarebbero finiti nel terreno e fra le radici delle viti.
Il progetto, realizzato nell’ambito del Bando regionale del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, ha come obiettivo l’impiego di alcuni sottoprodotti della filiera vitivinicola come materia prima – ad esempio il Biofiller – per realizzare legacci per il vigneto e tappi eco-compatibili sostitutivi dei prodotti convenzionali in plastica. L’obiettivo è ridurre il più possibile l’utilizzo della plastica, sia in vigneto che in cantina, sostituendola appunto con materiali organici sempre più naturali, in un’ottica di economia circolare.
Plastica nei vigneti: “Vivi Plastic Free” l’iniziativa di Irecoop
Capofila del progetto è la Società Cooperativa C.R.P.V. e il gruppo operativo per l’Innovazione comprende l’Università di Modena e Reggio Emilia, le strutture Caviro, Terre Cevico, Cantine Riunite & CIV, diverse aziende agricole, Alimos e la Cooperativa Sociale il Ventaglio di ORAV. La formazione è curata da Irecoop, intenzionata a sostenere azioni di economia circolare e progetti sostenibili.
“Irecoop sostiene da sempre l’agricoltura eco-sostenibile e l’economia circolare. Questo corso contribuisce a promuovere modelli produttivi più biologici e a ridurre la plastica in uno dei comparti più identitari della nostra regione, quello dei vitigni. Sono i piccoli gesti a fare la differenza e dunque questo corso rappresenta non solo le nostre competenze formative, ma anche una parte centrale dei nostro valori”, ha spiegato il presidente dell’ente di formazione Andrea Rossi.
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