Ener2Crowd parla chiaro: 20 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2030
In continuo aumento la richiesta di lavori green. Secondo le stime di Ener2Crowd.com, la prima piattaforma di lending crowfunding per finanziare progetti di efficienza energetica e sostenibilità ambientale, entro il 2030 vi saranno 20 milioni di nuovi posti di lavoro generati dalla green economy a livello globale. In questo contesto l’Italia si conferma ancora una volta leader mondiale: nel Belpaese già oggi 3 milioni di persone hanno un green-job e nel 2018 la riduzione delle emissioni è stata del 24% rispetto a 5 anni prima. Ma ancora molto resta da fare.
Energy manager, data scientist, cloud architect, ma non solo. C’è anche la bioedilizia, l’arredamento sostenibile, l’architettura circolare, l’eco-ingegneria e via dicendo. La transizione energetica verso le energie sostenibili e verso le fonti rinnovabili sta modificando anche il mondo del lavoro generando la necessità di nuovi profili professionali ed offrendo nuove opportunità di crescita. Già ad oggi in Italia 3 milioni di persone hanno un green-job. “Il modello di sviluppo sostenibile che punta all’innovazione del sistema industriale attraverso obiettivi di crescita secondo linee di azione volte a contrastare i mutamenti climatici ed a ridurre l’impatto delle attività produttive sull’ambiente, rappresenta, si scopre ora, anche un’opportunità per rilanciare l’occupazione e la filiera industriale attraverso l’innovazione dei processi produttivi” spiega Niccolò Sovico, ceo di Ener2Crowd.com, una delle start-up centrali degli eventi “Innovation Ground” del 7 maggio 2019 a Milano e di giugno prossimo a Roma.
Secondo le proiezioni elaborate da Ener2Crowd.com saranno infatti 20 milioni i nuovi posti di lavoro generati dalla green economy entro il 2030. “Il motore dell’economia è la proprio la sostenibilità ambientale” commenta Giorgio Mottironi, managing partner di Ener2Crowd.com, che -finanziando progetti di efficienza energetica, energia rinnovabile e sostenibilità ambientale attraverso il lending crowfunding- porterà nel prossimo biennio ad una crescita esponenziale della green e della white economy in Italia.
“Aziende sostenibili ne spuntano un po’ ovunque nel mondo e l’Italia è ancora una volta leader mondiale della sostenibilità” commentano orgogliosamente i fondatori di Ener2Crowd.com, che si prefiggono ora di aumentare ulteriormente i livelli di “environmental sustainability” italiana, attraverso un nuovo modello di sostenibilità incentrato sul concetto della grande circolarità ed innovazione, come dimensione che permette alle aziende di connettersi direttamente al mercato rappresentato dalle persone ed alle persone di godere più rapidamente ed in modo più ampio di tutte i benefici che gli investimenti nella sostenibilità possono produrre e garantire.
Nel nostro Paese anche il consumo finale di energia si conferma tra i più bassi in Europa e nel mondo, con un valore pro-capite pari a 2 tonnellate equivalenti di petrolio (Tep), mentre nel Regno Unito questo valore sale a 3 Tep, in Francia a 3,4 Tep e in Germania a 3,5 Tep.
“L’Italia ha fatto dell’efficienza energetica una priorità assoluta e siamo oggi un modello per gli altri Paesi” commenta il ceo di Ener2Crowd.com.
Tra i paesi più industrializzati vero è che il nostro Paese è primo assoluto. Per l’Italia Ener2Crowd.com mette infatti in evidenza per il 2018 una riduzione delle emissioni del 24% rispetto a 5 anni prima, mentre altri stati hanno performance addirittura negative, come nel caso della Francia che si colloca al ventiquattresimo posto con un aumento delle emissioni del 2%, della Germania venticinquesima con un aumento delle emissioni del 5% e del Regno Unito che, con un aumento delle emissioni dell’8%, è ventiseiesimo.
Ma anche in Italia ancora molto resta da fare. In questo contesto Ener2Crowd.com si colloca all’avanguardia. “La nostra è una “social open innovation” dei modelli economici e comportamentali di mercato che determinerà una nuova spinta all’innovazione delle aziende e nuovo vigore negli investimenti in tecnologie, nonché soluzioni e risorse ad alto valore aggiunto, proprio perché “sostenibili”. Stiamo affrontando il problema della transizione energetica alle sue radici potendo determinare e sostenere le scelte alla base delle strategie industriali, ancora prima che il prodotto o il servizio possa raggiungere il mercato e, quindi, potenzialmente realizzando una leva di valore incredibile in ottica di redditività attesa» conclude Giorgio Mottironi.