In questi giorni il governo si sta adoperando per trovare una soluzione
Tra i numerosi problemi che ha causato e sta tutt’ora causando la pandemia mondiale di Covid-19 c’è il ricorso obbligato alla didattica a distanza. Con tutta la strumentazione di cui disponiamo oggi non dovrebbe rappresentare una grande difficoltà connettersi a Internet per seguire una lezione, eppure moltissimi sono i particolari a cui si deve pernsare per svolgere questa attività. Primo tra tutti una connessione funzionante grazie ai giga offerti dalle compagnie telefoniche. Dover consumare tutto il traffico dati degli abbonamenti sta diventando improponibile per gli studenti, quindi il governo ha pensato a una soluzione.
I Ministri dell’Istruzione Lucia Azzolina, per le Pari opportunità Bonetti, dello Sviluppo economico Patuanelli e per l’Innovazione tecnologica Pisano hanno invitato i principali operatori di telefonia mobile ad agevolare i ragazzi nel seguire le lezioni da remoto. Per ora sono Tim, Vodafone e Wind Tre ad aver accolto l’invito del Governo ed escluderanno le piattaforme di didattica a distanza dal consumo di gigabyte previsto negli abbonamenti. La stessa Azzolina ha affermato: “quando si affronta un’emergenza come quella che stiamo vivendo serve davvero il sostegno di tutti. Da marzo ad oggi lo Stato ha già investito oltre 400 milioni per il digitale a scuola. Iniziative come questa rafforzano l’impegno per supportare studentesse e studenti.”
Didattica a distanza senza gigabyte: la soluzione del governo
L’impatto della cosiddetta DaD, ovvero la lezione da remoto, sulle famiglie è grandissimo, soprattutto a livello economico. La maggior parte degli italiani sta subendo finanziariamente le conseguenze di una pandemia non ancora conclusa. È dunque fondamentale che le istituzioni rispondano a tali bisogni concretamente. Alcune situazioni di disagio devono essere prese in considerazione anche sotto questi punti di vista: da qui nasce la collaborazione con le società di telecomunicazioni. L’obiettivo è evitare esclusione sociale e povertà educativa, garantendo pari opportunità di accesso ad un diritto primario, l’istruzione.
Così le società di telecomunicazioni si sono mostrate collaborative con il Governo rispondendo prontamente e positivamente al suo invito. Tra i principali compiti vediamo la continuità del servizio di connessione e il mentenimento di elevati livelli di assistenza. Le agevolazioni principali offerte riguardano attività essenziali come lo smartworking e la didattica a distanza. La connettività è diventata un elemento imprescindibile di inclusione sociale. Inoltre si rivela essenziale per la crescita e lo sviluppo del Paese. La didattica a distanza è una sfida complessa ma il modo più efficace per superarla è creare progetti di solidarietà in cui pubblico e privato mettono insieme le loro energie per l’interesse della collettività.
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