L’obbligo di indicazione dell’origine delle carni in etichetta in vigore da lunedì
E’ stato necessario circa un anno di lavoro, ma alla fine, lo scorso 16 novembre è entrato ufficialmente in vigore l’obbligo di indicare in etichetta l’origine dei prodotti che usano come ingrediente carne suina (salumi, prosciutti e preparati). Il decreto era stato discusso ed approvato dalla Conferenza Stato Regioni lo scorso dicembre, salutato con enfasi dalla Ministra dell’agricoltura Teresa Bellanova che da quel giorno avrebbe poi intrapreso il cammino con l’Unione europea per lì’autorizzazione allo schema nazionale.
Il testo approvato prevede che i produttori indichino in maniera leggibile sulle etichette le seguenti informazioni: Paese di nascita: (nome del paese di nascita degli animali); Paese di allevamento: (nome del paese di allevamento degli animali); Paese di macellazione: (nome del paese in cui sono stati macellati gli animali). Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati nello stesso paese, l’indicazione dell’origine può apparire nella forma: “Origine: (nome del paese)”.
Salumi, obbligo provenienza sull’etichetta: l’opinione di Confagricoltura
Quindi la dicitura “100% italiano” è utilizzabile solo quando ricorrano le condizioni di nato, allevato e macellato si sono verificate tutte in Italia. Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati in uno o più Stati membri dell’Unione europea o extra europea, l’indicazione dell’origine può apparire nella forma: Origine: UE, Origine: extra UE, Origine: Ue e extra UE. Intanto salumi, prosciutti e preparati potranno continuare ad essere commercializzati con imballaggi ed etichette non conformi fino ad esaurimento delle scorte e comunque non oltre il 31 gennaio 2021, come previsto dalla circolare del Ministero dello Sviluppo economico che di fatto ritarda in parte la piena efficacia del DM origine carni suine.
Confagricoltura valuta positivamente il decreto interministeriale che, precisa in un comunicato: “È nato da una propria precisa proposta espressa al tavolo settoriale nell’aprile 2019”. E prosegue: “Dopo un anno e mezzo finalmente è stato concretizzato l’obbligo di informazione al consumatore che è un valore aggiunto anche per il settore agroalimentare. Invitiamo i consumatori a prestare attenzione alle etichette e a scegliere prodotti a base di carne suina totalmente made in Italy, premiando così il gioco di squadra della filiera”.
Confagricoltura auspica, nell’ottica della piena trasparenza e della corretta informazione al consumatore, che venga eliminata l’esenzione attualmente prevista per le denominazioni d’origine, invitando i Consorzi di Tutela e tutti gli operatori delle filiere interessate ad una piena valorizzazione delle materie prime nazionali. Soddisfazione espressa anche da Coldiretti secondo la quale si tratta di un appuntamento atteso dall’82% degli italiani che con l’emergenza Covid-19 vogliono portare in tavola prodotti Made in Italy per sostenere l’economia ed il lavoro del territorio.
Ildebrando Bonacini
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