La ricerca sul consumo di prodotti ittici in Italia
Marine Stewardship Council (MSC), organizzazione non profit che promuove la salute degli oceani, ha effettuato una ricerca per investigare abitudini e attenzione alla sostenibilità ittica a livello nazionale e globale. Gli italiani sono grandi consumatori di pesce: il 94% degli intervistati lo consuma abitualmente. Le specie preferite tonno e merluzzo. Se ne mangia sempre di più perchè si presenta come un’alternativa più salutare alla carne. Il problema è però fare attenzione agli indicatori di qualità e sostenibilità: le etichette di certificazione dovrebbero aiutare nelle scelte di acquisto.
Per fortuna già moltissimi, spinti dalla consapevolezza dell’urgenza di proteggere mari e oceani, dedicano una grande attenzione a questi fattori. Se non sorprende il fatto che un’altissima percentuale di italiani dichiari di consumare abitualmente prodotti ittici: in Italia il pesce non è solo un alimento, ma rappresenta una parte importante di cultura e tradizione. Le motivazioni che orientano il consumatore però sono da una parte ancora legate alla propria salute (qualità, freschezza, sicurezza), dall’altra anche alla provenienza da fonti sostenibili, caratteristica dal peso sempre maggiore.
Sostenibilità ittica: come ognuno di noi può fare la sua parte
Gli Italiani oggi sono sempre più consapevoli dei rischi per il nostro pianeta come inquinamento e cambiamento climatico. Per quanto riguarda gli oceani, i pericoli maggiormente percepiti sono causati dalla plastica e dalla pesca eccessiva che impatta sulle risorse ittiche. I consumatori sono ormai preoccupati di veder sparire le proprie specie preferite. Per questo molti credono che comprando prodotti ittici sostenibili si possa fare la propria parte per la salute degli oceani. Alla domanda di MSC “Cosa avete fatto nell’ultimo anno per proteggere gli oceani?”, 1 consumatore su 4 ha risposto di avere cambiato brand a favore di uno più attento alla sostenibilità. Una maggiore consapevolezza di sta diffondendo e sta spingendo il mercato verso questa direzione.
Un cambio di rotta accadrà solo se aziende e retailer ascolteranno le richieste dei consumatori. Sempre più attività di pesca stanno entrando nel programma di certificazione MSC per offrire al pubblico prodotti sostenibili. Il progetto si basa su principi scientifici che stabiliscono, attraverso l’assegnazione di un punteggio, l’effettiva sostenibilità dei prodotti. Se il processo si conclude positivamente, essi avranno il marchio blu MSC sulla confezione. Gran parte degli italiani oggi sa cosa significa tale marchio: si fidelizza così ai prodotti e li consiglia agli amici. Siamo solo all’inizio di un lungo percorso di cambiamento verso la sostenibilità dove ognuno deve fare la propria parte. I risultati di questa ricerca danno già molta speranza.
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