Uno studio italiano ha evidenziato le potenzialità di tale proteina
Mentre il mondo intero è alla ricerca di una soluzione definitiva al problema della pandemia da Coronavirus – e si spera di essere ormai vicini a questo traguardo – con la produzione su larga scala di strumenti vaccinali, è passata quasi sotto silenzio, almeno sui grandi media una notizia che rivaluta le proprietà di alcuni prodotti naturali. In questo caso il latte. Secondo uno studio pubblicato dalla rivista “Journal of Molecular Science” da parte di clinici del Policlinico di Tor Vergata e da ricercatori dell’Università della Sapienza il latte potrebbe essere un fattore di protezione contro la Covid – 19 grazie all’azione della lattoferrina, una sua specifica proteina.
Lo studio ha preso il via dalla osservazione che il sistema di difesa dei bambini risponde rapidamente alle infezioni con l’immunità naturale aspecifica e con la produzione di anticorpi. Una proteina dell’immunità naturale, la lattoferrina presente già nel latte materno, protegge dalle infezioni come una rete a maglie strette, impedendo ai patogeni – come virus, batteri, funghi – il passaggio nelle cellule della mucosa respiratoria e intestinale.
Lattoferrina contro il coronavirus: la sperimentazione clinica
Lo studio è stato poi ripreso dalla rivista online “Il giornale dei biologi” pubblicato alla fine di luglio in cui ne è stata riportata una ampia sintesi. Si legge su tale rivista: “Le proprietà antivirali ed antinfiammatorie della lattoferrina, secondo la Prof.ssa Elena Campione, Associato della UOSD di Dermatologia del Policlinico Tor Vergata, la candidano come molecola ideale per trattare i pazienti Covid-19 positivi. Nel mese di aprile, quindi, è stato successivamente proposto insieme ai Proff. Luca Bianchi, Ordinario e Direttore della UOSD di Dermatologia e Massimo Andreoni, Ordinario di Malattie Infettive del PTV, uno studio clinico per i pazienti Covid-19 paucisintomatici ed asintomatici per valutare l’efficacia e la sicurezza di una formulazione liposomiale innovativa di lattoferrina, somministrata per uso orale e ed intranasale”.
Questa sperimentazione clinica, secondo il team di Tor Vergata, è stato il primo approvato, sull’utilizzo della lattoferrina nei pazienti Covid positivi a livello nazionale ed internazionale. I risultati ottenuti nei pazienti hanno dimostrato, per la prima volta l’efficacia della lattoferrina nel favorire, senza effetti avversi, la remissione dei sintomi clinici nei pazienti Covid-19 positivi sintomatici e la negativizzazione del tampone già dopo 12 giorni dal trattamento. Anche dagli esami ematici sono stati osservati risultati notevoli che saranno presto pubblicati.
Accanto a questo studio clinico, un team coordinato dalla Prof.ssa Piera Valenti, Ordinario di Microbiologia dell’Università La Sapienza di Roma e Membro del Comitato Internazionale sulla Lattoferrina ha verificato in parallelo la qualità, la purezza e l’integrità della lattoferrina utilizzata. Ha inoltre eseguito delle prove in vitro sull’azione antivirale della lattoferrina dimostrando come questa proteina inibisca l’infezione da SARS-CoV-2, bloccando le fasi precoci dell’interazione virus-cellula.
Il latte è un alimento completo prodotto dai mammiferi, nutrimento essenziale nella prima infanzia, sano ed economico, ma è anche un fattore di protezione e prevenzione con la sua azione “chelante” cioè in grado di trattenere sostanza dannose al punto che veniva somministrato ai minatori per prevenire eventuali forme di intossicazioni professionali dovute all’inalazioni da polveri. Dunque la ricerca sulla lattoferrina contro il coronavirus ne accresce il valore non solo nutritivo ma anche protettivo.
Ildebrando Bonacini
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