I consigli di Dynabook: investire in attrezzature sicure per proteggersi
Lavoro a distanza e home office sono ormai diventati la norma per molte aziende in tutto il mondo in questo 2020. Un passaggio che ha richiesto loro forti e rapidi aggiornamenti dei sistemi di sicurezza IT e dei dispositivi collegati. Su di essi i dipendenti aziendali lavorano e vanno tenuti aggiornati agli standard più recenti. Ma la sicurezza IT non è solo una questione legata allo “smart working”, i requisiti di sicurezza sono un must per qualsiasi tipo di azienda – e non.
Dynabook consiglia allora di investire in attrezzature sicure, per evitare le costose conseguenze dei cyber attacchi, economiche e di immagine. Il fulcro di una sicurezza completa è il BIOS, programma incorporato nei computer che gestisce l’avvio del sistema operativo all’accensione del computer. Il firmware infatti ha un ruolo chiave per la protezione degli utenti dagli hacker, perché agisce prima che il sistema operativo entri in funzione.
Protezione informatica: parte dal BIOS e dall’autenticazione biometrica
Delle misure di autenticazione biometrica rendono il sistema ancora più difficile da penetrare e i dipendenti potranno lavorare in totale sicurezza, in qualsiasi modalità. La sicurezza IT ha risvolti positivi anche sulle entrate aziendali. Avere un equipaggiamento hardware e software è importante per poter lavorare in modo sicuro. E’ nell’interesse di tutti non scendere a compromessi sugli strumenti di sicurezza informatica, anzi investire su un’infrastruttura protetta completamente può tradursi anche in vantaggi economici per l’intera azienda.
Cybersecurity Ventures prevede che gli attacchi informatici costeranno alle organizzazioni globali 6.000 miliardi di dollari all’anno entro il prossimo anno. Costi sono aumentati del 100% dal 2015. L’European Systemic Risk Onboard (ESRB), ha rilevato 1 azienda vittima di un attacco ransomware ogni 11 secondi. Proteggere l’hardware con il BIOS significa che, il firmware preinstallato sul PC, in fase di accensione controlla la funzionalità dei vari componenti hardware. Se non ci sono errori, il sistema operativo viene avviato.
Dynabook consigli per la protezione da attacchi informatici
In caso di violazione o infezione da malware nel BIOS, i cybercriminali possono penetrare direttamente nel firmware del computer, leggere i dati o addirittura manipolarli senza essere rilevati. Negli ultimi anni, la maggior parte dei produttori ha sostituito il “classico” BIOS con l’Unified Extensible Firmware Interface (UEFI). Tra i vantaggi conta velocità, funzionalità e facilità d’uso. Ma l’UEFI è inferiore al BIOS in termini di sicurezza, aumentano il rischio che i cybercriminali si infiltrino.
Per questo, Dynabook sviluppa il proprio BIOS basandosi sull’attuale standard UEFI, con un unico programma, che funziona dal punto di vista del software e dell’hardware. Gli amministratori IT possono attivare singoli slot USB per un preciso gruppo di utenti, le modifiche sono possibili solo con un controllo di identità tramite dynabook. I dispositivi sono dotati anche di opzioni di autenticazione biometrica, più efficaci delle password: telecamere a infrarossi e sensori di impronte digitali.
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