Avviato il primo fondo italiano che scommette sull’economia nello spazio
Un investimento in closing – fase conclusiva dall’acquisizione, che ora conta 58 milioni di euro. I cornestone investor del progetto sono Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) e CDP Venture Capital SGR, con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Si aggiungono Compagnia di San Paolo, Luigi Rossi Luciani S.a.p.a., Banca Sella, oltre alla stessa SGR con i suoi protagonisti aziendali. L’obiettivo che si vuole raggiungere con questa raccolta è di 80 milioni di euro. Il primo fondo di venture capital tecnologico specializzato negli investimenti in campo spaziale è stato promosso da Primomiglio SGR.
Il progetto si focalizza sull’industria spaziale italiana, settore in crescita, che a livello globale vale 400 miliardi di dollari. La scelta è anche in ottica futura: tra 25 anni si prevede un aumento superiore a 2,7 triliardi di dollari. Il nuovo fondo nasce con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana, in quanto strumento importante per dare maggior possibilità allo sviluppo delle attività spaziali e della fondazione Amaldi. La fondazione rappresenta il principale advisor di Primo Space, sia per l’attività di valutazione tecnica che nella cosiddetta “due diligence” tecnologica, ovvero l’attività di investigazione e approfondimento dati.
PRIMO SPACE: investimenti italiani in campo spaziale
“Le aziende impegnate nello sviluppo di tecnologie innovative per il settore spaziale si avventurano davvero verso l’ignoto.” – Afferma Paolo Gentiloni, Commissario per l’Economia, “Sono particolarmente lieto che l’Unione Europea stia finanziando questo fondo innovativo, unendo le forze con l’Agenzia Spaziale Italiana, aprendo la strada a nuovi investimenti e alla creazione di posti di lavoro in questo settore in rapida crescita”. I campi di investimento di Primo Space riguarderanno sia il comparto di “upstream” che “downstream”. Quindi si parla di progetti spin-off tecnologici, startup e PMI attive in due tipi di progetto.
Il segmento “upstream” corrisponde a quelle tecnologie che vanno ad occuparsi della costruzione di infrastrutture spaziali. Invece, il “downstream” rappresenta le applicazioni terrestri abilitate dalle tecnologie spaziali e particolarmente dalle reti satellitari. Con l’obiettivo di individuare le tecnologie più all’avanguardia da portare sul mercato, a Primomiglio SGR appare necessaria la collaborazione con gli enti accademici e di ricerca. L’apertura di questo tipo di ingegneria ai privati ha modificato il quadro regolatorio in modo più favorevole alle imprese. Così hanno luogo progetti come Space-X di Elon Musk – CEO Tesla e Blue Origin di Jeff Bezos – CEO Amazon.
La New Space Economy amplia i propri orizzonti anche in Italia. Il mercato spaziale risulta sempre più accessibile anche alle imprese. Un passo che amplia anche possibilità e risorse per il business delle aziende. Negli ultimi 5 anni gli investimenti di venture capital in campo spaziale sono cresciuti in modo esponenziale, superando i 4 miliardi di dollari solo nel 2019.”La Space Economy è un settore di primario rilievo in Italia, con un valore di produzione di circa 2 miliardi di euro e con oltre 7.000 addetti in tutta la filiera. Fino ad ora mancava un fondo di venture capital specializzato e Primo Space Fund rappresenta un’importante opportunità per supportare l’innovazione tecnologica del nostro Paese”. Commenta Enrico Resmini, CEO e DG di CDP Venture Capital SGR SpA – Fondo Nazionale Innovazione.
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