HTA per avere quadri clinici precisi e fare scelte sanitarie ponderate
La scelta di una cura non è una questione che riguarda soltanto il paziente e la sua salute. Ci sono aspetti sociali, organizzativi ed economici che entrano nel quadro della situazione sanitaria e proprio per questo l’attenzione all’innovazione in ambito farmacologico è importantissima. Le decisioni quotidiane di medici e manager sanitari devono essere sempre più rapide e ponderate rispetto agli aspetti citati, così si palesa la necessità di ricorrere a sistemi di valutazione chiari e trasparenti, in modo tale da capire quali farmaci utilizzare in un determinato contesto.
Le tecnologie sanitarie sono il punto di contatto tra il mondo tecnico-scientifico e quello di coloro che decidono, pertanto risulta molto importante che quest’incontro metta in luce le diverse esigenze e aspettative delle parti in causa. In questo ambito, nascono le Health Technology Assessment – HTA che si occupano della valutazione delle tecnologie attraverso le informazioni cliniche, economiche, sociali ed etiche rispetto ad una tecnologia sanitaria. L’obiettivo è localizzare i farmaci innovativi.
Foto: Unsplash / Walter Otto
HTA e farmaci innovativi: Politiche sanitarie sicure e trasparenti
L’obiettivo è quello di contribuire a individuare politiche sanitarie sicure. Che siano inoltre orientate al benessere dei pazienti e basate su evidenze scientifiche, secondo un processo trasparente e imparziale. Anche il Coronavirus è stato soggetto allo studio delle HTA. Soprattutto per la necessità di studiare le tecnologie innovative a debellarlo, tecnologie soggette ad essere ad elevato impatto clinico, economico e organizzativo. Oggi nel mondo sono in sviluppo 16.000 farmaci, di cui 7.000 in fase clinica e che corrispondono ad un 40% di farmaci biotech e personalizzati.
Un farmaco è innovativo solo se viene stabilito tale da AIFA – Agenzia Italiana del FArmaco – e dalla Commissione Tecnico Scientifica. Il farmaco innovativo è tale in base a 3 elementi: bisogno terapeutico, valore terapeutico aggiunto e robustezza delle prove scientifiche rispetto alla richiesta di innovatività. L’Italia è prima al mondo per farmaci innovativi, grazie al sistema dei Registri AIFA è dispone del 36% di contratti sul totale mondiale.
Per saperne di più sulle “Tech News” visita InnovaMi cliccando qui