
Politecnico di Torino: 4 borse di studio per progetti di ricerca all’avanguardia
Torino si conferma polo d’eccellenza nella formazione e nella ricerca scientifica: sono ben quattro i progetti selezionati dalla Commissione europea che verranno sviluppati nei prossimi mesi al Politecnico di Torino grazie al prestigioso programma “Marie Skłodowska-Curie Postdoctoral Fellowship”. Le borse di studio, rivolte a giovani ricercatori e ricercatrici con un dottorato, puntano a promuovere la mobilità internazionale e a sostenere percorsi scientifici di alto impatto sociale. I temi al centro delle ricerche sono di stringente attualità: dal cambiamento climatico alla sanità, fino all’energia sostenibile.
Combattere gli incendi boschivi con infrastrutture resilienti
Il primo progetto, RESILFIRE, affronta la crescente minaccia degli incendi boschivi nelle regioni più vulnerabili. Finanziato con 397.000 euro, lo studio sarà guidato dal ricercatore Alessandro Cardoni, sotto la supervisione del professor Gian Paolo Cimellaro. L’obiettivo è creare nuove linee guida per la progettazione dinamica delle infrastrutture critiche – come reti elettriche e di comunicazione – in modo da ridurre il rischio e l’impatto degli incendi. Il progetto avrà anche una dimensione internazionale con un periodo di ricerca presso la University of California, Berkeley, coniugando scienza dei dati, analisi spaziali e modelli di propagazione del fuoco.
Diagnosi più rapide e accurate per l’ictus cerebrale
Il secondo progetto, I2I-StrokeCal, si concentra su uno dei problemi sanitari più urgenti in Europa: la diagnosi tempestiva dell’ictus cerebrale. La ricerca, condotta da Matteo Savazzi sotto la guida della professoressa Francesca Vipiana, riceverà un finanziamento di 242.000 euro. Grazie all’uso dell’imaging a microonde (MWI) e all’intelligenza artificiale, il progetto punta a sviluppare un sistema non invasivo, portatile e adatto all’uso in ambulanza. Le collaborazioni con la University of Manitoba e l’École Polytechnique consentiranno di costruire il primo grande database europeo di immagini MWI cerebrali, accelerando il processo diagnostico e salvando potenzialmente migliaia di vite.
Oceani e clima: un legame da decifrare
Il terzo progetto selezionato, ROTurb, analizzerà l’influenza dei processi turbolenti su larga scala negli oceani sui cambiamenti climatici. Con un budget di 193.650 euro, il ricercatore Simone Silvestri, guidato dal professor Jost von Hardenberg, realizzerà simulazioni ad alta risoluzione attraverso il nuovo modello “ClimaOcean”. L’obiettivo è comprendere come i processi “submesoscale” – piccoli vortici e interazioni tra correnti – influenzino il trasporto verticale di calore e carbonio. Una comprensione più dettagliata di questi meccanismi potrebbe migliorare significativamente l’accuratezza dei modelli climatici globali.
Energia dalle onde: il mare come nuova fonte rinnovabile
Infine, il progetto WEC-Pro esplorerà il potenziale dell’energia prodotta dal moto ondoso, una risorsa rinnovabile ancora poco sfruttata. Finanziato con 193.650 euro, il progetto sarà sviluppato da Gianmaria Giannini con il supporto della professoressa Giuliana Mattiazzo, in collaborazione con l’azienda Caracol. Grazie alla stampa 3D su larga scala (LSAM), l’obiettivo è abbattere i costi di produzione dei dispositivi WEC fino a dieci volte. I primi prototipi – PivWEC e PeWEC – saranno testati presso l’INSEAN di Roma, la più grande vasca per prove idrodinamiche in Italia, segnando un passo avanti verso una transizione energetica realmente sostenibile.
Politecnico di Torino al centro della scienza europea
Con questi quattro progetti, il Politecnico di Torino si conferma come uno degli atenei europei più dinamici e all’avanguardia, capace di attrarre talenti e risorse per affrontare le grandi sfide globali. Le borse Marie Skłodowska-Curie, oltre a valorizzare la mobilità internazionale, rappresentano un volano per l’innovazione scientifica, il trasferimento tecnologico e la costruzione di un futuro più resiliente, sostenibile e giusto.
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