
Tech e gaming: le innovazioni più attese dei prossimi mesi (con AI protagonista)
L’introduzione dell’intelligenza artificiale nel settore videoludico sta segnando un vero e proprio cambio di paradigma, con esperienze sempre più immersive e personalizzate per gli utenti. La combinazione di NPC avanzati, mondi generati proceduralmente, gameplay adattivo e dialoghi dinamici rappresenta solo l’inizio di una rivoluzione destinata a cambiare il modo in cui i videogiochi vengono sviluppati e giocati.
Certamente l’utilizzo dell’AI potrebbe riguardare anche modalità di gioco che non rientrano nei titoli pensati per le console di ultima generazione. Il settore del gaming è infatti talmente vasto da includere una pluralità di rami differenti: dai tradizionali videogame per console e pc si passa alle app più semplici. Sono inclusi anche i giochi di casinò come i giochi di carte, in primis poker e blackjack, come selezioni di slot machine, ma non vanno dimenticati anche i giochi da tavolo come Monopoly e Risiko, oltre che i più tradizionali quali dama e scacchi. Risulta evidente come l’AI non debba essere utilizzata con gli stessi obiettivi di giochi con ben diverso budget di realizzazione, ma può senza dubbio rivestire un ruolo importante anche in questi casi.
In ogni caso, è indubbio come l’evoluzione della tecnologia stia trasformando profondamente il settore del gaming, con l’intelligenza artificiale (AI) al centro dei piani per i prossimi mesi. Gli sviluppatori stanno infatti sfruttando il machine learning per migliorare l’esperienza di gioco, rendendo i personaggi non giocanti (NPC) più reattivi, ottimizzando la generazione procedurale di mondi virtuali e personalizzando l’esperienza dei giocatori. Le principali novità previste per il 2025 mostrano come l’AI stia ridefinendo il futuro dei videogiochi.
Uno degli ambiti in cui l’intelligenza artificiale sta apportando i maggiori cambiamenti riguarda proprio la gestione degli NPC. I nuovi algoritmi permettono di creare personaggi con comportamenti più realistici, capaci di adattarsi alle strategie dei giocatori e di interagire in modo più credibile. Uno degli esempi più attesi è The Elder Scrolls VI, il cui sviluppo potrebbe includere un sistema avanzato di AI per rendere gli NPC più autonomi e capaci di apprendere dai comportamenti dei giocatori. Probabilmente servirà attendere il 2026 per vederlo concretamente, tagliando così un record negativo per il titolo, di cui si parla ormai da oltre 2400 giorni. Anche Grand Theft Auto VI, previsto invece per il 2025, sfrutterà probabilmente l’intelligenza artificiale per migliorare le routine dei personaggi nel mondo aperto, offrendo un ambiente ancora più vivo e reattivo.
L’intelligenza artificiale sta anche rivoluzionando la creazione degli ambienti di gioco attraverso la generazione procedurale avanzata. Questo sistema permette di costruire mondi sempre più vasti e dettagliati senza la necessità di progettazione manuale, ottimizzando le risorse di sviluppo. Titoli come Starfield e il prossimo patch di No Man’s Sky stanno implementando AI avanzate per generare in modo dinamico pianeti, ecosistemi e missioni, offrendo un’esperienza sempre nuova. Questo approccio potrebbe diventare uno standard nel settore, riducendo i costi di produzione e ampliando le possibilità creative degli sviluppatori.
Un’altra frontiera dell’intelligenza artificiale nel gaming riguarda il doppiaggio e la generazione automatizzata di dialoghi. Tecnologie come il text-to-speech AI permettono di creare voci realistiche in tempo reale, migliorando la fluidità delle interazioni nei giochi di ruolo e nelle avventure narrative. Ubisoft sta sperimentando queste soluzioni con il suo Assassin’s Creed Codename Hexe, ritenuto il capitolo più oscuro della saga, dove gli NPC potrebbero interagire con il giocatore attraverso risposte generate dinamicamente dall’AI.