La supply chain gestisce anche i rifornimenti nei negozi: REMIRA ci spiega come
Scopriamo insieme 3 applicazioni della tecnologia nell’ambito della vendita
Con l’inizio del nuovo anno e la fine del periodo di saldi, i brand di moda affrontano una sfida cruciale: svuotare i magazzini per fare spazio alle nuove collezioni, garantendo al contempo un’assortimento ottimale e un’efficienza nella gestione delle risorse. La pianificazione di questa fase è fondamentale per evitare perdite economiche e soddisfare le aspettative dei clienti. Secondo REMIRA Italia, leader nelle soluzioni software per la gestione della supply chain, l’efficienza del riassortimento si basa su una strategia strutturata in tre passaggi fondamentali: programmare la domanda, monitorare la qualità dei prodotti e ottimizzare la reverse logistic.
1. Programmare in anticipo la domanda con la supply chain
Una pianificazione accurata della domanda consente di anticipare le esigenze del mercato, evitando sia carenze che eccedenze di magazzino. Grazie agli strumenti di analisi predittiva, è possibile prevedere quali capi saranno più richiesti, bilanciare le scorte e ridurre gli sprechi.
Un’efficace previsione della domanda non solo migliora la disponibilità dei prodotti nei periodi di alta vendita, ma aiuta anche a evitare sconti last minute su articoli invenduti, proteggendo i margini di profitto e ottimizzando la gestione del magazzino.
2. Monitorare la qualità dei prodotti
La qualità della collezione è un elemento chiave per mantenere alta la reputazione del brand e fidelizzare i clienti. Al contrario, prodotti difettosi o non conformi alle aspettative generano un elevato tasso di resi, con costi aggiuntivi e possibili danni all’immagine aziendale.
Studi di settore evidenziano che il 39% dei resi è causato da danni o difetti, mentre il 30% deriva da taglie errate. Controlli di qualità accurati sono indispensabili per ridurre tali problematiche, garantendo che la merce immessa sul mercato rispetti gli standard richiesti.
3. Ottimizzare il processo di reverse logistic
La logistica inversa, o reverse logistic, è spesso trascurata dai retailer, nonostante il suo impatto significativo sulla sostenibilità e sui costi operativi. Un’indagine McKinsey rivela che il 33% dei rivenditori non considera prioritario ridurre i resi, limitandosi a ottimizzare le politiche di restituzione. Tuttavia, un’efficace gestione della reverse logistic può trasformare i resi in un’opportunità.
Analizzare i dati raccolti sui resi consente di identificare le cause principali (come taglie inadeguate o descrizioni poco accurate) e di migliorare le collezioni future. Questo approccio non solo riduce i resi, ma contribuisce anche a diminuire l’impatto ambientale del settore moda, che in Europa genera 5,8 milioni di tonnellate di rifiuti tessili ogni anno.
La tecnologia come alleato strategico
“La tecnologia offre strumenti fondamentali per gestire al meglio il riassortimento in negozio”, ha dichiarato a tal proposito Matteo Sgatti, Regional Sales Manager di REMIRA Italia. “Ottimizzare i flussi, migliorare l’esperienza del cliente e minimizzare gli impatti negativi sono gli obiettivi che perseguiamo ogni giorno, offrendo soluzioni avanzate per le aziende del settore moda”.