Il binomio calcio e sostenibilità è possibile con l’iniziativa “One mission, one planet”
Fondazione Marevivo lancia la campagna per promuovere sostenibilità e riduzione dei rifiuti negli stadi
Il calcio è da sempre un fenomeno sociale che unisce milioni di appassionati in tutto il mondo. Tuttavia, l’impatto ambientale generato dagli eventi sportivi rappresenta una sfida significativa da affrontare. Per rispondere a questa esigenza, la Fondazione Marevivo, in collaborazione con BAT Italia e Udinese Calcio, ha lanciato la campagna “One Mission, One Planet”, un progetto innovativo che punta a ridurre l’abbandono dei rifiuti e le emissioni di CO₂ negli stadi italiani.
Un progetto ambizioso per un futuro sostenibile tra calcio e sostenibilità
La campagna, supportata dalla start-up JustOnEarth e patrocinata dalla Regione Friuli Venezia Giulia, mira a sensibilizzare i tifosi sull’importanza di comportamenti virtuosi e rispettosi dell’ambiente. L’iniziativa prevede una serie di attività durante il campionato attuale e la stagione 2025-2026, con un focus sulle partite casalinghe dell’Udinese al Bluenergy Stadium, con l’obiettivo ambizioso di trasformarlo nel primo stadio smoke free d’Italia. Tra le azioni chiave del progetto:
- Campagne informative con cartelloni e video trasmessi durante le partite.
- Incentivi per l’utilizzo di mezzi di trasporto sostenibili come car sharing e veicoli elettrici.
- Monitoraggio della qualità dell’aria e dei livelli di littering attraverso dati satellitari.
- Coinvolgimento dei tifosi tramite la firma del “Manifesto del Tifoso” sulla piattaforma digitale dedicata
I dati dimostrano l’impatto ambientale del calcio: in Europa, ogni anno si producono circa 750 mila tonnellate di rifiuti, una cifra impressionante che supera i rifiuti generati in un anno da un intero stato come il Liechtenstein. Uno studio condotto nel Regno Unito ha inoltre rilevato che ogni partita di calcio genera in media da 1,82 a 6,81 kg di rifiuti per spettatore. Questi numeri sottolineano l’urgenza di adottare misure concrete per mitigare l’impatto ambientale di uno degli sport più seguiti al mondo.
La campagna si inserisce in un quadro normativo europeo che promuove l’adozione di pratiche sostenibili da parte delle società sportive. La direttiva UE 2464/2022 obbliga i club a rispettare criteri ambientali, sociali e di governance (ESG). La Lega Serie A, seguendo le indicazioni della UEFA, si è impegnata a perseguire gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Raffaella Giugni, Segretario Generale della Fondazione Marevivo, ha dichiarato:
“Questo progetto ha un duplice obiettivo: ridurre drasticamente il littering e promuovere comportamenti responsabili tra i tifosi. Il calcio, con la sua capacità di aggregazione, è un potente strumento per sensibilizzare milioni di persone verso azioni concrete per la salvaguardia del nostro Pianeta”.
Anche BAT Italia ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa per realizzare la propria strategia globale “A Better Tomorrow”, come evidenziato da Fabio de Petris, Amministratore Delegato dell’azienda:
“Attraverso ‘One Mission, One Planet’ vogliamo costruire comunità più sane e promuovere la sostenibilità ambientale. Puntiamo a un futuro senza fumo e a un domani migliore per tutti”.
Udinese Calcio in prima linea nel progetto
L’iniziativa trova un importante alleato nell’Udinese Calcio, che già da tempo è impegnata su progetti di sostenibilità. Nel 2023, il club è stato riconosciuto da BrandFinance come la società calcistica italiana con il miglior rating ESG e la quarta in Europa. Il Direttore Generale di Udinese Calcio, Franco Collavino, ha commentato:
“La sostenibilità è una priorità per il nostro club. Grazie a questa campagna, rafforziamo il nostro impegno ambientale, che include l’installazione di 20 isole ecologiche per la raccolta differenziata all’interno dello stadio e altre azioni condivise con la UEFA per combattere il cambiamento climatico”.