Verso il 2025: i 5 trend delle Risorse Umane secondo SD Worx
Trovare un equilibrio tra persone e intelligenza artificiale sarà una delle sfide più significative per rendere la popolazione aziendale a prova di futuro
Intelligenza artificiale, nuove esigenze professionali e sostenibilità sono i temi centrali che plasmeranno il futuro delle Risorse Umane nel 2025. Un’indagine su larga scala condotta da SD Worx, coinvolgendo oltre 5.000 aziende e 18.000 dipendenti in 18 Paesi europei, evidenzia le sfide e le opportunità emergenti. In un contesto lavorativo in rapida evoluzione, sarà cruciale trovare il giusto equilibrio tra tecnologia avanzata e capitale umano, valorizzando competenze, sostenibilità e inclusione.
I 5 trend HR 2025: dalla customizzazione alla sostenibilità
Di seguito, analizziamo le cinque principali tendenze identificate da SD Worx per il prossimo futuro del settore HR.
1. L’essere umano al centro: oltre la digitalizzazione
La crescente integrazione dell’intelligenza artificiale (IA) nel lavoro quotidiano richiede un approccio che mantenga la persona al centro. L’obiettivo non è solo ottimizzare i processi attraverso l’IA, ma anche valorizzare abilità esclusive degli esseri umani, come creatività, pensiero critico e intelligenza emotiva. Secondo SD Worx, sarà fondamentale implementare programmi di formazione continua per aiutare i dipendenti a gestire strumenti basati sull’IA e a sviluppare competenze umane. In Italia, il 34% delle aziende punta alla digitalizzazione completa, con una forte adozione dell’IA generativa, specialmente nel settore del payroll, posizionandosi al secondo posto in Europa.
2. Risorse umane personalizzate: ridisegnare l’esperienza dei dipendenti
Oggi i lavoratori si aspettano esperienze personalizzate lungo tutto il percorso professionale, dalla selezione alla formazione, fino ai benefit e alla retribuzione. Un approccio integrato basato su sistemi “best of suite” è fondamentale per soddisfare tali aspettative. La personalizzazione delle buste paga è un esempio concreto: offrire soluzioni flessibili e tempestive può aumentare la soddisfazione dei dipendenti e ridurre lo stress economico. Anche in questo ambito, l’Italia si distingue, con il 34% delle aziende pronte a digitalizzare completamente il processo di gestione delle retribuzioni.
3. Talenti globali: adattarsi a una forza lavoro in calo
Con un bacino di talenti sempre più limitato, le aziende devono affrontare due sfide cruciali: valorizzare ogni ruolo e gestire una forza lavoro globale, remota e diversificata. In Europa, un dipendente su tre si sente solo parzialmente coinvolto nella propria organizzazione, un dato che in Italia scende a uno su due. Promuovere la collaborazione intergenerazionale e adottare approcci inclusivi saranno elementi chiave per superare queste sfide e aumentare il coinvolgimento dei dipendenti.
4. IA responsabile: creare fiducia sul posto di lavoro
L’integrazione dell’IA nel settore HR richiede un approccio etico e trasparente, per garantire fiducia e sicurezza. Secondo SD Worx, un dipendente su cinque percepisce gli strumenti digitali come una minaccia alla privacy. Per superare questa percezione, è essenziale sviluppare sistemi rispettosi e trasparenti, in linea con normative come l’AI Act dell’Unione Europea. Un esempio è l’uso di strumenti basati sull’IA per il reclutamento: sebbene migliorino l’efficienza, necessitano di revisione per evitare bias nei dati storici e garantire imparzialità.
5. Sostenibilità: un imperativo strategico
La sostenibilità, da elemento accessorio, è diventata una priorità strategica per le aziende. Le risorse umane giocano un ruolo cruciale nell’implementazione dei principi ESG, creando ambienti di lavoro responsabili e sostenibili. Lo smart-working rappresenta una soluzione vincente: migliora il benessere dei dipendenti, aumenta la produttività e riduce l’impatto ambientale. In Italia, F2A, società di SD Worx, ha ottenuto la Certificazione Parità di Genere e collabora con SDA Bocconi per promuovere iniziative di sostenibilità sociale.
Trend hr 2025: parla Raul Mattaboni
Secondo Raul Mattaboni, CEO di F2A:
“Guardando al 2025, è evidente che le risorse umane rivestiranno un ruolo sempre più decisivo nel plasmare il futuro del lavoro. L’IA dovrà migliorare le connessioni umane e non sostituirle. Un’attenzione particolare dovrà essere riservata anche alla personalizzazione dell’esperienza professionale e alla costruzione di rapporti di fiducia a lungo termine con i dipendenti”.