La trasformazione digitale in Italia: ecco gli insight dall’Osservatorio SmartiveMap 2024
La trasformazione digitale è un elemento cruciale per il futuro delle aziende italiane, ma il processo non è privo di sfide e sorprese. L’Osservatorio SmartiveMap 2024, promosso dalla prima società italiana di Change Management dedicata alla digitalizzazione, Smartive, ha analizzato lo stato di salute digitale delle imprese coinvolgendo 28.000 persone e tracciando un quadro dettagliato sulle dinamiche che caratterizzano il cambiamento in ambito aziendale.
Digitalizzazione nelle aziende: chi guida e chi insegue
Dai dati emerge un panorama sfaccettato. Funzioni come Sustainability e Legal dimostrano una sorprendente maturità digitale, mentre IT e Sales lottano per adattarsi ai cambiamenti tecnologici. Anche settori come Operations, che includono logistica e supply chain, stanno mostrando significativi progressi, sfruttando le opportunità offerte dalla quarta rivoluzione industriale. Il quadro cambia quando si esaminano le competenze digitali strategiche. Mentre i reparti di Marketing e HR hanno consolidato le loro capacità strategiche, faticano a tenere il passo con l’utilizzo avanzato di strumenti analitici e tecnologie innovative come l’intelligenza artificiale (IA).
PMI o grandi aziende: chi è più agile?
Un dato particolarmente interessante riguarda le PMI: queste realtà mostrano un’ottima predisposizione al cambiamento grazie alla loro agilità. Le grandi aziende, al contrario, devono affrontare sfide più complesse, richiedendo strategie strutturate per colmare i gap di competenze e promuovere una cultura digitale. Francesca Montemagno, Founder e CEO di Smartive ha dichiarato: “L’Italia sta migliorando rispetto all’Osservatorio del 2022, ma siamo appena sopra la sufficienza rispetto allo Smartive Index: su una scala da 0 a 100, un’organizzazione diventa “smartive” quando possiede uno Smartive Index medio superiore a 80, e attualmente nel nostro Paese ci attestiamo a 61 (vs. 54 nel 2022).»
E ancora: “La sfida principale per lo sviluppo e la formazione manageriale è quella di fornire le competenze digitali necessarie, insieme alla flessibilità e alla mentalità innovativa per navigare l’ecosistema che risulta fisiologicamente in continua evoluzione. Un’altra sfida è l’integrazione della sostenibilità nelle strategie aziendali. L’innovazione sostenibile non è più un’opzione, ma una necessità, spingendo i leader ad adottare pratiche ecologicamente responsabili e a sviluppare modelli di business sostenibili. L’ultima sfida è la gestione della diversità e dell’inclusione. Secondo SmartiveMap, nel 2024, la capacità di operare efficacemente in contesti culturali diversi è diventata una competenza chiave per i manager. Lo sviluppo di competenze interculturali e la promozione di un ambiente inclusivo sono essenziali per sfruttare il potenziale di una forza lavoro diversificata, migliorando la collaborazione e l’innovazione all’interno delle organizzazioni”.
La trasformazione digitale delle aziende italiane secondo le generazioni
Inaspettatamente, i Boomer e la GenX si rivelano più aperti e flessibili nei confronti del cambiamento rispetto ai Zoomer e ai Millennial, che invece privilegiano equilibrio e benessere psicofisico. Questi ultimi, cresciuti in un contesto altamente digitalizzato, tendono a sottovalutare l’importanza delle relazioni interpersonali e del confronto diretto. In azienda inoltre l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle risorse umane è in costante aumento, con il 41,5% degli HR Manager che dichiara di impiegarla nelle proprie aziende. Le PMI, in particolare, si distinguono per una maggiore apertura all’adozione di soluzioni IA rispetto alle grandi aziende, dimostrando una dinamica sorprendente che potrebbe accelerare l’innovazione nel settore.