All’evento è intervenuto anche il sindaco di Milano Beppe Sala, che ha sottolineato l’importanza per Italia e Francia di costituire un fronte comune
Il cuore pulsante della finanza italiana ha ospitato ieri sera l’evento conclusivo del Gran Prix Innovation 2023, organizzato dalla CCI France Italie e da BPi france e che ha individuato i vincitori dell’edizione e messo al centro l’ecosistema franco-italiano delle startup. Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa Italiana, ha fatto da cornice alla premiazione. A trionfare è stata PipeIn, supportata da Edison. Sugli altri gradini del podio, al secondo posto si è piazzata Novac (nominata da Roveda) e BiomimX Srl, spin-off del Politecnico di Milano e supportata a Mazars. I presenti nella sala centrale hanno avuto l’opportunità di “ripescare” una tra le startup escluse dal podio con una votazione live, che ha assegnato il quarto posto alla piattaforma Circularity, startup innovativa e società benefit dedicata all’economia circolare, nominata da Capgemini, che ha avuto la meglio su MineCrime e TerraViva.
Prima del momento apicale, interventi dei protagonisti, workshop e quattro corner tematici sono stati animati dai protagonisti dell’ecosistema e dell’economia franco-italiana ed europea: big dell’innovazione, acceleratori, investitori e scaleup. È salito sul palco anche il sindaco di Milano Beppe Sala, che ha voluto evidenziare l’importanza, nel contesto europeo, della collaborazione tra Italia e Francia, oltre che il supporto per le idee dei giovani imprenditori. “Dobbiamo mantenere con la Francia buonissimi rapporti. Non andiamo a provocare, a creare problemi laddove non ci sono. Se Italia e Francia non riescono ad avere la forza, la convinzione di stare assieme si perde una grande occasione”, ha concluso.
Gran Prix Innovation 2023 vincitori: conosciamo PipeIn
PipeIn sviluppa soluzioni hardware e software altamente innovative per il trasporto di fluidi – come l’acqua, il petrolio, il gas o l’idrogeno -, introducendo un nuovo concetto di manutenzione nelle condotte, gallerie e altre infrastrutture complesse nei settori dell’energia e dei servizi pubblici, e consentendo un passaggio dall’attuale approccio preventivo a una manutenzione predittiva più efficace. Per aiutare i gestori a tenere traccia dello stato di salute delle condutture, PipeIn ha introdotto una soluzione comprendente un robot automatizzato che consente un’analisi approfondita e la rielaborazione dei dati raccolti da parte di uno specifico software predittivo basato su intelligenza artificiale. I risultati vengono poi consegnati in un rapporto finale ai clienti, contenente indicazioni utili su dove e quando effettuare gli interventi di manutenzione. Ciò consente di ridurre i costi non pianificati fino al 70% e di aumentare la durata delle condotte del 20%. Un approccio predittivo alla manutenzione di centrali idroelettriche, reti di distribuzione di petrolio e gas, acquedotti e fognature è essenziale per proteggere le comunità locali e avanzare verso un futuro più pulito, senza spreco di risorse naturali e privo di disastri ambientali.
Al secondo posto è arrivata Novac, una startup attiva nell’energy storage che sviluppa supercondensatori, dispositivi di accumulo caratterizzati da un’elevata potenza specifica rispetto alle batterie tradizionali, progettati per operare in condizioni estreme e in grado di essere adattati in termini di volume e superficie in base alle esigenze del cliente. La tecnologia di Novac promette di migliorare l’efficienza e la durata dei sistemi di accumulo di energia – l’accoppiamento di batterie e supercondensatori può contribuire a prolungare la vita utile della batteria –, rendendoli più adatti a una vasta gamma di applicazioni. Novac vuole entrare nel mercato della mobilità elettrica (sia terrestre che spaziale), migliorandone l’efficienza e la qualità mediante i supercondensatori, e imponendo così un nuovo standard qualitativo per i veicoli elettrici.
Terza classificata BiomimX, una startup innovativa all’avanguardia nel rivoluzionare il campo della ricerca biomedica. Nata come spinoff del Politecnico di Milano, BiomimiX si occupa dello sviluppo e della commercializzazione di tecnologie Organs-on-Chip (OoC), nuovi modelli di tessuto umano in vitro che forniscono un’alternativa ai modelli animali, che, sebbene rimangano il “gold standard” per la valutazione preclinica dei farmaci, non sempre permettono di ottenere dati rilevanti per l’uomo – come dimostrato dal fatto che circa il 90% dei farmaci di nuova concezione non supera gli studi clinici nonostante la convalida preclinica con modelli animali, in parte a causa delle differenze di specie. Attraverso la piattaforma tecnologica proprietaria uBeat®, BiomimX introduce organi su chip (OoC) pensati per far progredire più velocemente la scoperta di nuove terapie per malattie complesse, come l’osteoartrite, la fibrosi e diverse patologie legate al sistema cardiovascolare.