Firma elettronica sì o no? Ecco 3 ambiti in cui utilizzarla è un vantaggio
Prima casa, formazione, lavoro: così la firma elettronica può diventare un’alleata nei grandi traguardi della vita
Dall’affitto della prima casa da soli alla formazione professionale, passando per la stipula del contratto di lavoro, ecco come la firma online di Yousign, l’azienda che mira a dematerializzare 170 milioni di documenti entro il 2025, può essere una soluzione snella, sostenibile e dal valore legale e giuridico garantito. Da qualche anno, la possibilità di siglare da remoto ha semplificato la logistica di
questi aspetti, introducendo però la diffusione di modalità non sempre a norma, come la scannerizzazione delle firme o l’invio di documenti fotografati con il cellulare. La soluzione è la firma elettronica: una modalità riconosciuta dalle autorità e con valore giuridico
garantito, utilizzabile per la stipula di documenti tra privati e con aziende. In questo scenario si inserisce Yousign, la scaleup attiva in Italia, Francia, Germania, Spagna e Polonia. Come anticipato, Yousign ha individuato tre grandi traguardi della vita di una persona nei quali la firma digitale e spiegato come funziona.
Come funziona la firma digitale? Ecco tre proposte
L’affitto della prima casa da remoto (anche all’estero) con il codice OTP è la prima grande occasione individuata da YouSign. Affittare una casa, soprattutto per gli studenti o i giovani lavoratori, può risultare complicato, tra prezzi alle stelle e salari non allineati alla risposta del mercato. Al netto delle difficoltà del momento, andare a vivere da soli è storicamente considerato un momento fondamentale del percorso di vita e prevede una serie di certificati e autorizzazioni indispensabili all’avanzamento delle pratiche. In questo caso, la soluzione di Yousign diventa un alleato strategico, perché consente di apporre la propria firma anche da remoto, cliccando sul link e inserendo il codice OTP ricevuto via SMS. Il tutto in conformità con alcuni criteri che stabiliscono la legalità dei processi: l’autenticazione dei firmatari, la prova del consenso e il dossier di prova per garantire l’integrità del documento. Secondo una recente indagine di Yousign e Ipsos, il 10% degli intervistati (su 1.000 persone) ha trovato utile la firma elettronica in situazioni come l’affitto di un immobile.
Firma elettronica YouSign: utile per studenti e lavoratori
Un altro momento in cui la firma elettronica risulta essere un valido alleato riguarda la formazione professionale avanzata, pensata per persone con particolari esigenze di tempo e modalità e quindi spesso erogata da remoto. Si pensi, per esempio, ai corsi di
perfezionamento o alta formazione che prevedono la registrazione e la firma delle presenze online e che grazie a strumenti come l’e-sign ne ricaverebbero un risparmio di tempo e una semplificazione delle procedure, insieme a una notevole. La sopracitata ricerca Ipsos, che vede 9 italiani su 10 favorevoli alla sostituzione della carta con il digitale. Quello della formazione professionale è un tema che interessa sempre più lavoratori interessati a perfezionare le proprie conoscenze, tanto che nel 2022 il 45% vi ha preso parte tra gli under 40, segnando un +4% rispetto all’anno precedente.
LEGGI ANCHE > Nasce 12Venture, Startup Studio in Italia verticale su edtech e hrtech
Il terzo ed ultimo ambito è quello lavoro al remote-working. Da ultimo, Yousign ha evidenziato l’utilità nel mondo del lavoro, per esempio alla firma del primo contratto con un’azienda, che potrà così rendere digitali tutti quei documenti che si trasmettono tra futuri dipendente e datore e che certificano la validità del rapporto intrapreso e successivi adempimenti. Trasportare online la firma di queste pratiche, oltre ad accorciare le tempistiche, risponde anche alle nuove esigenze del mondo del lavoro, dove sempre più imprese stanno adottando, parzialmente o del tutto, il remote-working e dove l’ufficio fisico non è più un elemento imprescindibile. In questo contesto, anche i documenti cartacei diventano digitali, accelerando un processo di dematerializzazione che è in atto da tempo e che lo sviluppo dello smart working ha reso irreversibile. Sempre stando ai dati di Yousign e Ipsos, in Italia per il 27% degli intervistati le procedure amministrative legate al lavoro sono un valido motivo per introdurre l’e-sign, mentre il 15% ha fatto riferimento alla firma di contratti.
“Firmare un documento è sempre un atto importante, perché prevede un’assunzione di responsabilità a prescindere dalle circostanze. Ci sono poi alcuni momenti, come il primo contratto di lavoro o l’affitto di un immobile, che oltre a essere importanti hanno anche un grande valore emotivo, perché costituiscono quello che un giorno sarà un ricordo prezioso. Spesso, però, le persone non sono a conoscenza degli strumenti che oggi abbiamo finalmente a disposizione, oppure non ne conoscono appieno il valore: quando abbiamo scelto di diffondere il nostro servizio nato per le imprese anche ai consumatori l’abbiamo fatto anche con l’intenzione di educare ai vantaggi della firma online, che oltre a essere sostenibile e di semplice esecuzione è anche garantita da un punto di vista giuridico e legale, cioè vale proprio come un autografo”, ha dichiarato Nam Hing Chau, Marketing Manager Italy di Yousign.