Innovation Governance, il dietro le quinte dell’innovazione in azienda
Cosimo Panetta, co-founder di The Doers, ha fatto il punto sul rapporto tra innovazione e opportunità per le imprese
Mantenere il presidio sul business corrente o esplorare le opportunità emergenti? Da sempre le organizzazioni si ritrovano ad affrontare questo dilemma, ma è chiaro che si tratta di due opzioni che sottendono processi diversi: il primo riguarda e tutela i processi core, il secondo ha a che fare con l’elemento “novità”. Due temi in realtà paralleli e importanti allo stesso modo; due esigenze diverse delle aziende che devono essere consapevoli che la modalità di operare nella tradizionale zona di comfort è ben diversa rispetto al contesto di esplorazione. Quest’ultimo richiede, infatti, attitudine e una chiara definizione di obiettivi specifici e misurabili. Vediamo cos’è l’innovation governance e come decidere se applicarla in azienda.
Innovation Governance cos’è: il punto di Cosimo Panetta
Se un’organizzazione opta per l’esplorazione e, quindi, decide che la strada da percorrere è quella dell’innovazione, lo fa essenzialmente per due motivi: mantenere competitività e generare opportunità per il domani. Qualunque sia la causa di tale scelta, l’innovazione richiede un approccio olistico per essere stimolata, guidata e sostenuta. Per questo, il management ha bisogno di un sistema che allinei gli obiettivi, definisca politiche e valori e assegni ruoli e responsabilità. Questo sistema è detto Innovation Governance e si occupa di fornire un quadro per le attività di innovazione, definire ruoli, poteri e limiti dei vari attori coinvolti, oltre a garantire il corretto funzionamento dei processi legati all’innovazione.
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Tuttavia, non esiste un unico modello di governance, ma di volta in volta occorre individuare quello più adatto a soddisfare le specifiche esigenze di innovazione di una data realtà. Prima di lanciarsi in mare aperto bisogna, dunque, predisporre spazi protetti di sperimentazione in cui sviluppare una cultura dell’innovazione e preparare il terreno per i progetti futuri. Nello specifico, per delineare una governance dell’innovazione realmente efficace occorre partire da un framework che fissi alcuni elementi suddivisi per aspetto strategico (ossia l’indirizzo che i C-level intendono perseguire) e aspetto operativo. Questo framework interpretativo trasversale è basato su un modello costituito da sei blocchi di attività, la cui intersezione è indispensabile per definire una strategia di innovazione vincente.
1. Definizione del cosiddetto innovation objective. In questa fase è indispensabile stabilire perché l’azienda intende fare innovazione, un passaggio tutt’altro che scontato. Infatti, sebbene negli ultimi anni si stia assistendo a una maturazione progressiva e costante delle procedure di innovazione così come al fiorire di figure aziendali sempre più specializzate (si pensi all’innovation manager), attribuire al ruolo dell’innovazione una ragione d’essere per allineare il resto degli elementi resta uno step fondamentale. Pertanto, bisogna assicurarsi che tutti (compreso un certo management conservativo) abbiano compreso la missione, lo scopo e gli obiettivi di innovazione e che tutti condividano i motivi per cui tale innovazione è necessaria.
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