Cornerstone e i 7 vantaggi che l’intelligenza artificiale porta al mondo HR
L’AI è un vaso di Pandora, una sorta di cassetta degli attrezzi piena di tecnologie straordinarie che aiutano a prendere decisioni. Fa quanto le viene richiesto, e anche con ottimi risultati, compreso svolgere mansioni noiose e ripetitive o analizzare enormi quantità di dati in pochissimo tempo. Ecco perché, per le risorse umane, l’AI rappresenta un prezioso strumento per ottimizzare i processi.Gli esperti di Cornerstone, principale fornitore di soluzioni per la talent experience, hanno analizzato alcuni vantaggi che l’intelligenza artificiale può apportare al settore HR. Eccoli qui di seguito.
Vantaggi intelligenza artificiale per il mondo HR
L’Intelligenza artificiale e risorse umane, insieme, possono formare un team solido e rendere il lavoro ancora più produttivo ed efficiente. Infatti, è uno strumento fondamentale sia per migliorare la funzionalità e il rendimento della divisione HR, sia per offrire ai dipendenti risorse preziose, soprattutto in termini di sviluppo e gestione della carriera.
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Risorse umane e intelligenza artificiale: come utilizzarle
Tuttavia, è importante ricordare che l’AI deve essere di supporto, non prendere il sopravvento. Riuscire a sfruttarla superando la diffidenza e mantenendo la giusta dose di umanità è la chiave per creare un’alleanza vincente, in grado di valorizzare gli aspetti migliori di entrambi gli universi. Infatti, per quanto strabiliante, l’AI non può sostituire la forza delle interazioni e della capacità di giudizio umane. Comprendere emozioni, motivazioni e soft skill, ad esempio, è qualcosa che solo gli esseri umani possono fare. Perciò, sebbene l’AI possa rendere il lavoro più semplice ed efficiente, non va dimenticato che i rapporti umani e l’empatia restano priorità imprescindibili.
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1. Recruitment e selezione più agili. I tool basati su AI sono in grado di vagliare con efficienza grandi volumi di CV, esaminare i candidati in funzione di criteri prestabiliti e addirittura svolgere video colloqui automatizzati. In questo modo, i team HR possono guadagnare tempo e concentrare gli sforzi su attività di maggior valore, quali l’engagement dei candidati e la valutazione della loro affinità con la cultura aziendale.
2. Processi decisionali senza pregiudizi. Gli algoritmi dell’intelligenza artificiale contribuiscono a limitare i bias giudicando i candidati esclusivamente in base alle competenze, alle qualifiche e all’esperienza. Il processo decisionale diventa così equo e oggettivo, promuovendo la diversità e l’inclusione in azienda.
3. Onboarding ottimizzato. I chatbot e gli assistenti virtuali basati su AI consentono di personalizzare il processo di inserimento in azienda, guidando i neoassunti in questa fase, rispondendo alle domande più frequenti e fornendo informazioni pertinenti. Risultato: l’esperienza dei dipendenti sarà positiva fin dal primo giorno e il personale HR sarà libero di dedicarsi a iniziative più strategiche.
4. Analisi predittiva per la retention e la pianificazione della successione aziendale. L’analisi predittiva supportata dall’AI può esaminare diversi dati, tra cui performance, partecipazione e turnover del personale. In questo modo, i responsabili delle risorse umane possono identificare i potenziali rischi di dimissioni, gestire proattivamente i problemi di retention e sviluppare piani di successione aziendale efficaci.
5. Gestione intelligente delle prestazioni. L’intelligenza artificiale può rendere più agevole anche il monitoraggio continuo delle prestazioni analizzando i dati relativi ai dipendenti, fornendo feedback in tempo reale e definendo i margini di miglioramento. La valutazione dei risultati diventa così più accurata, i piani di sviluppo più personalizzati, e i collaboratori possono ricevere il giusto riconoscimento per i successi ottenuti.
6. Formazione e sviluppo all’avanguardia. Le piattaforme di e-learning basate su AI forniscono contenuti formativi calibrati sulle esigenze e le modalità di apprendimento dei singoli dipendenti. Affidandosi agli algoritmi di machine learning, i responsabili HR possono suggerire i corsi più adeguati, individuare le competenze mancanti e stilare programmi di sviluppo mirati.
7. Coinvolgimento e benessere dei dipendenti. L’AI è anche il motore alla base degli strumenti di sentiment analysis che consentono di registrare le opinioni e la soddisfazione del personale attraverso vari canali, quali sondaggi, interazioni via chat e social media. Una risorsa indispensabile per sondare il benessere dei dipendenti, riconoscere potenziali problemi e intervenire proattivamente per migliorare engagement e supporto.
Tuttavia, è importante ricordare che l’AI deve essere di supporto, non prendere il sopravvento. Riuscire a sfruttarla superando la diffidenza e mantenendo la giusta dose di umanità è la chiave per creare un’alleanza vincente, in grado di valorizzare gli aspetti migliori di entrambi gli universi. Infatti, per quanto strabiliante, l’AI non può sostituire la forza delle interazioni e della capacità di giudizio umane. Comprendere emozioni, motivazioni e soft skill, ad esempio, è qualcosa che solo gli esseri umani possono fare. Perciò, sebbene l’AI possa rendere il lavoro più semplice ed efficiente, non va dimenticato che i rapporti umani e l’empatia restano priorità imprescindibili.