L’analisi evidenzia la distribuzione delle colonnine di ricarica sul territorio del Bel Paese
Nell’attuale scenario di crescita dell’adozione di veicoli elettrici, le colonnine di ricarica giocano un ruolo cruciale. In Italia, la varietà di opzioni di ricarica è ampia e continua a espandersi. La scelta del dispositivo di ricarica dipende dal modello, e i costi possono variare in base a caratteristiche come display LED, controllo degli accessi tramite lettore di badge RFiD, connessione Wi-Fi, Bluetooth, Lan o rete GSM, e sistemi di monitoraggio.
La ricarica dei veicoli elettrici non è sempre uguale. I tipi di ricarica si possono distinguere in base alla corrente, ovvero:
AC (Corrente Alternata): Usata prevalentemente nelle abitazioni, la corrente AC (230 Volt) è ampiamente diffusa. È possibile collegare l’auto all’impianto domestico, ma i tempi di ricarica possono essere lunghi. L’installazione di una wallbox in garage può facilitare una ricarica più rapida. Connettori tipici in AC includono Tipo 1, Tipo 2, Tipo 3C e Tipo 3A.
DC (Corrente Continua): La corrente DC consente una ricarica rapida delle auto elettriche. I connettori tipici includono CCS Combo 2 e CHAdeMO, utilizzati dai principali produttori di auto elettriche in Europa, Asia e America.
A variare possono essere anche le modalità: ricarica di base senza protezioni speciali, ricarica domestica con monitoraggio e controllo della corrente, ricarica standard residenziale o pubblica tramite wallbox o ricarica ad alta potenza nelle stazioni pubbliche. Infine le colonnine sono classificate secondo l’Arera in Slow, Quick, Fast, Ultra-fast e Hypercharger. L’evoluzione delle tecnologie di ricarica, insieme a un crescente numero di opzioni, promette di supportare un’ulteriore crescita nell’adozione dei veicoli elettrici in Italia, offrendo soluzioni per ogni necessità, dall’uso domestico alle stazioni di ricarica rapida lungo le principali arterie stradali.
Quanto costa ricaricare un’auto elettrica?
Per realizzare un’analisi dei costi in energia elettrica per ricaricare un’auto elettrica bisogna considerare diversi fattori. Su tutti la potenza della batteria, il tipo di colonnina, domestica o pubblica, AC o DC e soprattutto il costo dell’energia e l’eventuale abbonamento al servizio di ricarica. La media italiana evidenzia un prezzo di 0,20 euro/kWh se si ricarica a casa e di 0,45 euro/kWh se si ricarica alle colonnine pubbliche. Si possono poi notare le differenze date dai vari operatori e le tariffe relative. Per esempio, se si ha una batteria da 45 kWh e si vuole ricaricarla completamente, si spenderà circa 9 euro a casa e circa 20 euro alle colonnine pubbliche. Se invece si ha un abbonamento con un operatore che offre un prezzo di 0,34 euro/kWh, si spenderà circa 15 euro. Per l’installazione a casa il prezzo della colonnina si aggira attorno ai 2.000€,
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Durata batteria auto elettrica: i dettagli
La capacità di una batteria di un’auto elettrica indica quanta energia elettrica può immagazzinare e trasmettere al motore. Si misura in kWh (kilowattora) e determina l’autonomia del veicolo, cioè quanti chilometri può percorrere con una carica. Le auto elettriche più economiche hanno batterie da circa 20-30 kWh, mentre quelle più costose e performanti possono arrivare fino a 100 kWh o più. Ecco alcuni esempi: la Renault Zoe ha una batteria da 52 kWh, la Tesla Model 3 da 60 kWh, la Volkswagen ID.4 da 77 kWh e la Tesla Model S da 100 kWh.