L’azienda lombarda ha messo a punto un sistema di riciclo in nome della sostenibilità
Combattere gli sprechi è la condicio sine qua non per poter parlare di sostenibilità. I progetti aziendali e istituzionali in tale direzione infatti non possono fare a meno di considerare come obiettivo primario la riduzione della dispersione di energia e beni deperibili, dall’energia alle materie prime, acqua compresa. Mycroclean, azienda con sede a Gorgonzola (MI) specializzata nella decontaminazione microbica e particellare in campo aerospaziale, farmaceutico, microelettronico, lo sa bene e per questo ha annunciato i prossimi step che impatteranno sensibilmente sulle proprie attività, lungo l’intera “filiera”.
In vista del 2030, anno che presta il suo nome anche all’agenda del Governo sui temi della sostenibilità, l’azienda ha le idee molto precise. Si tratta in effetti di un passaggio inevitabile se si considera che proprio entro l’anno in questione, la domanda di acqua dolce supererà di gran lunga l’offerta a livello mondiale. Per la precisione ci sarà un gap del 40% da colmare. Per tali ragioni, tra le altre, Mycroclean si è data un obiettivo: mettere a punto e promuovere internamente un modello di economia circolare dell’acqua.
Come fare, dunque? Attraverso il riciclo delle acque di scarico provenienti da impianti industriali e città, acque di produzione in breve, conta di arrivare ad un recupero del 50%. Si parla di diciottomila litri di acqua al giorno risparmiati per una cifra complessiva di oltre 6 milioni di litri in un anno. Un traguardo importante in termini di risparmio di risorse idriche, reso possibile dall’adozione di una particolare pratica di stoccaggio dell’acqua di raffreddamento dei motori e degli impianti di lavaggio che ad oggi consente, durante i 9 cicli di produzione, il recupero e riutilizzo di 2.000 litri di acqua ogni 35 minuti per un totale di 18.000 litri al giorno. Ma l’obiettivo a medio termine è di arrivare, entro il 2024, al recupero complessivo di 27mila litri di acqua al giorno.
Recupero acqua di produzione: il progetto di Mycroclean
LEGGI ANCHE > La burocrazia è nemica della sostenibilità, parlano i numeri di Yousign
La CEO di Mycroclean Milena Baroni ha sottolineato sul recupero delle acque di produzione: “Siamo determinati a fare la nostra parte per un futuro più sostenibile. Stiamo lavorando attivamente per identificare e implementare nuove soluzioni innovative che permettano di raggiungere questo obiettivo ambizioso: investimenti in tecnologie avanzate e processi di recupero dell’acqua per ottimizzare l’efficienza e garantire il massimo recupero possibile”. “Siamo convinti che chiunque possa impegnarsi per la tutela dell’ambiente e l’uso responsabile delle risorse idriche. Per questo motivo auspichiamo che il nostro caso aziendale possa essere d’esempio per altre imprese che come noi hanno a cuore la sostenibilità”, ha concluso.