Michelin, marchio di punta del settore delle gomme per automotive, sta portando a termine una lunga fase di test e sperimentazioni su di un innovativo prototipo di pneumatico: Uptis. Il nome è l’acronimo di “Unique Puncture-Proof Tyre System” (Sistema pneumatico a prova di
foratura); non si tratta, in realtà, di una novità in senso assoluto, dal momento che la prima presentazione al pubblico ed alla stampa specializzata risale al 2019, in occasione del Movin’On, il summit sulla mobilità sostenibile.
Da allora, la multinazionale di Clermont-Ferrand ha portato avanti una serie di prove, culminati con i primi giri pubblici effettuati Motor Show di Monaco del 2021. Di recente, come riporta l’edizione online di Repubblica, la nuova tecnologia airless è stata testata anche
sull’alta velocità, dimostrando di poter resistere anche oltre i 200 km/h; ciò nonostante, l’avvio della commercializzazione su larga scala inizialmente prevista per il 2024 sembra destinata a slittare. Gli automobilisti dovranno quindi pazientare ancora prima di poter
sperimentare un prodotto che si annuncia altamente innovativo e che amplierà ulteriormente la gamma di pneumatici Michelin già disponibili sul mercato, sia presso i rivenditori fisici che tramite gli e-commerce specializzati come Euroimportpneumatici.com.
Le caratteristiche di Michelin Uptis
Nella scheda prodotto disponibile sul sito ufficiale Michelin, il nuovo pneumatico Uptis viene presentato come “una soluzione airless assemblata (pneumatico e ruota) per autovetture”, in grado di ridurre “il rischio di pneumatici a terra e altre avarie dovute a perdite d’aria derivanti da forature o altri pericoli stradali”. Questa soluzione, una volta implementata su larga scala, può garantire diversi vantaggi
secondo il produttore francese; in particolare, oltre ad una maggiore sicurezza su strada, uno pneumatico airless contribuisce a ridurre la quantità di gomme smaltite prematuramente a causa di forature (circa 200 milioni di pneumatici all’anno. Ne consegue una sensibile
riduzione degli scarti e una maggiore sostenibilità; dal punto di vista operativo, per aziende e professionisti, diminuirebbero sensibilmente i tempi e costi di manutenzione, nonché i periodi di inattività o i rallentamenti dovuti alla sostituzione delle gomme bucate.
Per quanto riguarda l’aspetto strettamente tecnico, come si legge sul sito del produttore francese, “il prototipo Michelin Uptis è l’unione di gomma, alluminio per la ruota e una struttura portante flessibile in plastica rinforzata con fibra di vetro”. La mescola è composta
da gomma e una resina speciale ad elevata resistenza mentre la struttura interna è realizzata interamente in alluminio. Il prototipo, fanno sapere dalla Michelin, è “progettato per resistere al peso e alla velocità delle auto ed è particolarmente adatto alle flotte e alle nuove forme di mobilità (C.A.S.E.: Connected, Autonomous, Shared, Electric = veicoli Connessi, Autonomi, Condivisi, Elettrici)”.
I primi utilizzi su strada
In attesa del lancio ufficiale sul mercato, Michelin Uptis ha già debuttato su strada; a partire dal gennaio di quest’anno, infatti, il prototipo fa parte dell’equipaggiamento in dotazione ad alcuni furgoncini per le consegne utilizzati da DHL a Singapore. In una nota stampa, l’azienda ha fatto sapere che, entro la fine dell’anno, saranno circa 50 i veicoli che circoleranno con Michelin Uptis. Il programma pilota è iniziato lo scorso 10 gennaio; “con un anno di anticipo”, si legge, “i primi pneumatici Michelin Uptis vengono commercializzati in condizioni reali”.
Il prototipo, ha spiegato Bruno De Feraudy (Direttore delle Attività di Primo Equipaggiamento per il Gruppo Michelin) rappresenta “una grande innovazione nel settore degli pneumatici. Ciò dimostra la capacità di innovazione di Michelin in favore di una mobilità più sostenibile e che sia migliore per l’ambiente”. Lo sviluppo di Uptis, infatti, rientra nella Michelin Vision che punta alla piena sostenibilità entro il 2050.