Un nuovo alleato per affrontare gli obiettivi posti dall’ONU
Le aziende si stanno convertendo sempre più allo sviluppo sostenibile. Le sfide poste dall’ONU di certo non lasciano via di scampo e ogni impresa fa del suo meglio per affrontare tali esigenze. Un buon alleato può aiutare e in questo ambito il design può fare la sua parte. Design non è solo saper estrarre bellezza ma abbraccia un’ampia gamma di specializzazioni. E lo sa bene POLI.design, società consortile fondata dal Politecnico di Milano, che assieme al suo amministratore delegato Cabirio Cautela formano laureati ed imprese con un preciso orientamento all’innovazione.
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Design sostenibile: come sfruttarlo a pieno
Oggi discipline come “design for behaviours”, “design for education“, o ancora “design for maintenance” sono la chiave per trasformare un’azienda in un’impresa sostenibile. Il design è in grado di intervenire su almeno 6 tra i 17 Sustainable Development Goals posti dalle Nazioni Unite. Un contributo di certo non indifferente. Ad esempio il “behavioural design” studia come l’attivazione di nuovi comportamenti comporti nuove forme di ingaggio, un sistema informativo differente e un’educazione del mercato capace di creare nuove motivazioni soprattutto nelle nuove generazioni.
Si parla anche il “design dei servizi” pubblici che prevede un ruolo attivo della cittadinanza attraverso lo sviluppo di piattaforme partecipative in cui le persone possono co-progettare dei servizi di welfare. Un esempio lampante è NoLo a Milano, dove la stessa comunità ha riprogettato il quartiere. O anche di eco-design, il cui obiettivo è la creazione di prodotti e progetti sviluppati nell’ottica della rigenerazione ambientale. Un ottimo esempio nel mondo del food è Too Good To Go, movimento anti-spreco con lo scopo di garantire che il cibo venga consumato, anziché sprecato.
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Design per la lotta alla parità di genere
Inoltre il design diventa anche un mezzo di eguaglianza di genere. Molto spesso i servizi e non solo sono pensati in un’ottica prettamente maschile, basti pensare ai modelli delle auto. Ma oggi il design si occupa di diversificare i prodotti in base a genere, cultura e sesso. Da questo mindset nasce il progetto E.V.A. di Volvo “per rendere tutte le auto più sicure per ogni persona, e non solo per chi ha la corporatura di un maschio “medio”. E di questi messaggi si fa voce portante POLI.design che attraverso la sua scuola vuole diffondere un nuovo mindset sempre più sostenibile.