Le nuove tecnologie avanzano sempre di più e oltre a cambiare il mondo cambiano anche i lavori tech che avremo in futuro. Secondo una ricerca di IFTF (Istitute For The Future) l’85% dei lavori che esisteranno nel 2030 non sono ancora stati inventati. Questo significa che nei prossimi anni vedremo la nascita di numerosissime professioni, soprattutto in ambito digitale, che andranno a modernizzare l’intero panorama lavorativo. A trovare le quattro che saranno le più richieste ci ha pensato la software house Giuneco.
LEGGI ANCHE > Lo spazio virtuale dell’Influence Day nel Metaverso con TechStar
Lavori Tech del futuro: Le 4 professioni più richieste
La prima professione di cui ci parla Giuneco è il DevOps Expert. Egli è il ruolo professionale che funge da collegamento tra i gruppi di sviluppo e i gruppi di operations. Ha quindi il compito di favorire la collaborazione ottimizzando la produttività. Come seconda professione troviamo il Digital Transformation Manager che, come dice il suo nome, ha il compito di assistere le aziende nella transizione al digitale.
La tecnologia, inoltre, non permette solamente di creare nuovi lavori, ma anche di modernizzarne molti già esistenti. Un esempio è quello del Commerciale che grazie all’avvento della tecnologia diventa “ibrido”. Il Commerciante ha l’obiettivo di mediare tra azienda, prodotto e cliente e, dove prima lo faceva solamente con supporti cartacei e schede tecniche, ora può farlo digitalmente e a distanza grazie alla tecnologia. Una delle evoluzioni si basa sul fare proprie molte competenze tecnologiche del mondo del marketing digitale, adattandole al mondo delle vendite.
Dati e Intelligenza Artificiale sono fondamentali nella transizione digitale
La quarta professione individuata da Giuneco è, infine, il Data Science & Artificial Intelligence Expert. In particolare gli esperti di dati saranno molto utili alle aziende che, a causa della tecnologia, si ritroveranno a dover gestire una grande molte di dati dei clienti. Questa e le altre numerose figure sempre più specializzate, secondo Giuneco, andranno quindi a sostituire il Full Stack Developer che era considerato un “tuttofare”, ma che rischiava di non garantire l’adeguata qualità ai clienti.