Ecco perché la condivisione dei dati fa bene alle città
Con l’introduzione di Gaia-X e l’avvio del PNRR, il tema della condivisione dei dati e del coordinamento tra pubblico e privato si riveste di sempre maggiore centralità. Esistono tuttavia già progetti operativi sui territori che hanno segnato la strada perché si riconoscesse la giusta importanza alla questione e che possono fare da modello alle nuove iniziative. L’Ecosistema Digitale E015, in particolare, è nato 10 anni fa con la presentazione al pubblico di soluzioni di infomobilità che integravano dati sul traffico, il trasporto pubblico locale, le direttrici ferroviarie e i voli presso gli aeroporti ed è poi diventato un servizio della Regione Lombardia.
E015 è un sistema per la condivisione dei dati adottato da aziende, amministrazioni e università. In un evento per i 10 anni di E015 promosso da Cefriel, insieme a Regione Lombardia, che ha avuto luogo il 4 ottobre presso Palazzo Lombardia a Milano, i diversi attori coinvolti si sono riuniti per celebrare la ricorrenza della prima sperimentazione (avvenuta il 4 ottobre 2012) e per riflettere sui prossimi sviluppi, con lo sguardo rivolto al territorio nel suo complesso.
Se infatti il digitale offre sempre nuove soluzioni per lavorare, viaggiare, comunicare, perché si ottenga un impatto reale queste soluzioni hanno bisogno di dati di qualità, ed è nella messa a valore della condivisione dei dati dei diversi attori di uno stesso territorio, in ottica il più possibile integrata, che si trova la chiave per la crescita.
All’evento hanno preso parte, l’Assessore per l’Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione di Regione Lombardia, Fabrizio Sala, alcuni dei fondatori dell’iniziativa, i primi utilizzatori e rappresentanti di aziende e istituzioni.
Valorizzare gli scambi di dati
Ma perché scambiare dati è sempre più centrale e qual è il ruolo di Cefriel in tutto questo? Il centro per l’innovazione digitale Cefriel svolge un ruolo di supporto alle imprese e alle amministrazioni per utilizzare al meglio le tecnologie digitali nei progetti d’innovazione e, nei suoi 30 anni di vita, ha portato avanti diversi progetti, dall’airbag di Dainese a una bilancia per sacche di sangue biomedicale che di recente ha vinto il Compasso d’oro. Il sistema E015, concepito inizialmente per Expo 2015, è uno di questi: un servizio che permette lo scambio di informazioni tra amministrazioni e imprese. Un sistema, cioè, che permette ai sistemi informatici e alle applicazioni informatiche degli enti pubblici e privati di scambiarsi i dati, interagire e, quindi, fornire servizi con un maggiore valore aggiunto.
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L’Ecosistema Digitale E015 è un ambiente digitale di cooperazione per lo sviluppo di applicazioni integrate, creato grazie a un’iniziativa promossa da Regione Lombardia insieme con Confindustria, Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, Confcommercio Imprese per l’Italia, Assolombarda e Confcommercio Milano Lodi Monza Brianza, con il coordinamento tecnico-scientifico di Cefriel. Il progetto è nato con l’intento di semplificare la
collaborazione e promuovere la creazione di “relazioni digitali” tra soggetti diversi, sia pubblici che privati, interessati a valorizzare il proprio patrimonio digitale attraverso la condivisione di funzionalità e informazioni, possibile con la pubblicazione di API, ovvero flussi di dati costantemente aggiornati.
Esiste infatti un’esigenza forte di scambiare i dati in un modo che sia semplice ma allo stesso tempo controllato, regolato, per cui chi è interessato a condividere i dati di cui dispone possa farlo in modo sicuro, senza perderne il controllo e senza vincolarsi a un’unica piattaforma, ma mantenendo autonomia e capacità di controllo sui dati nell’evoluzione dei propri sistemi. E, questa, è una necessità che accomuna pubblico e privato.
Gli ecosistemi digitali rispondono proprio a questo bisogno, in quanto strumenti tesi a ridisegnare gli scenari di collaborazione tra soggetti diversi variamente connessi fra loro, dalla filiera, alla singola organizzazione, al territorio, al fine di integrare e sbloccare il valore dei dati prodotti e raccolti da ciascuno. Dalla sua nascita, l’Ecosistema Digitale E015 è rapidamente cresciuto e conta oggi più di 120 applicazioni rese disponibili al pubblico e oltre 500 relazioni basate su scambio dati utili a costruire contenuti e servizi in ambiti diversi. Oltre la metà di queste riguarda mobilità, trasporti, cultura e turismo, e poi ambiente, sanità e sicurezza, scenari applicativi che dimostrano come attraverso la condivisione si possano generare soluzioni di valore dall’impatto trasversale.
Ad oggi, in particolare, è centrale il problema della digitalizzazione e della connessione delle pubbliche amministrazioni. Spiega Alfonso Fuggetta, CEO e direttore scientifico di Cefriel: “Per accelerare sul digitale la pubblica amministrazione deve risolvere il suo vero problema che è l’interoperabilità dei dati tra gli enti. Prima non se ne parlava, ora si è capito che il tema esiste e va risolto. Quando l’interoperabilità c’è non si vede se non in maniera indiretta. Semplifica la vita e riduce gli adempimenti, ma fa sparire cose e non le crea. Occorre definire degli standard di interoperabilità, con un lavoro tecnico che valorizzi le esperienze locali di successo, come quella di E015 di Regione Lombardia e Expo 2015. Maper arrivare al traguardo serve che le amministrazioni collaborino tra di loro e non è affatto semplice: occorre trovare un accordo istituzionale”.
“Il futuro sarà sempre più fondato sulla condivisione di informazioni e dati, indispensabili per una gestione più innovativa dei servizi pubblici e per creare soluzioni migliori per i cittadini” ha aggiunto l’assessore all’Innovazione di Regione Lombardia Fabrizio Sala – “Protocolli e sistemi di interoperabilità come E015 sono quindi fondamentali e rappresentano un modello di eccellenza lombardo su cui è importante continuare ad investire”. In conclusione, perché la condivisione delle informazioni si trasformi in una risorsa per i territori e i cittadini è necessario partire dalla valorizzazione delle esperienze di successo e creare un dialogo fra soggetti diversi. Momenti di confronto come quello organizzato in occasione dei dieci anni di ecosistema E015 possono fare da modello a sperimentazioni ulteriori, anche a fronte dei possibili esiti dell’attuazione del Pnrr.