Suzuki Micro Plastic Collector: il dispositivo che cattura le microplastiche presenti nell’acqua
Da luglio di serie su cinque modelli fuoribordo Suzuki
Il dispositivo #lavalacqua (Suzuki Micro Plastic Collector), il sistema di filtraggio grazie al quale più utilizzi il fuoribordo Suzuki più questo ripulisce l’acqua dalle microplastiche che vi si trovano disciolte, dopo una fase di start-up, durante la quale si sono effettuati numerosi test in varie parti del mondo (ben 14 paesi compresa l’Italia), è entrato ufficialmente in produzione: dal mese di luglio 2022, cinque modelli della casa di Hamamatsu, i Suzuki DF140BG, DF115BG, DF140B, DF115B e DF100C, lo installano di serie.
Suzuki, inoltre, fornirà #lavalacqua come accessorio da installare sui modelli sopra indicati privi all’origine del predetto sistema. La casa giapponese è infatti concentrata da diversi anni sulla conservazione dell’ambiente e, ampliando l’uso di questo dispositivo anche ai Clienti che abbiano già acquistato uno di questi fuoribordo, ritiene di poter ampliare il contributo collettivo alla pulizia delle acque.
Suzuki Micro Plastic Collector: il dispositivo che cattura le microplastiche
Funzionamento del sistema #lavalacqua (Suzuki Micro Plastic Collector)
Il fuoribordo, grazie alla pompa del proprio circuito di raffreddamento, aspira l’acqua nella quale sta navigando e la fa circolare al suo interno; prima di scaricarla, l’acqua viene fatta passare in un circuito aggiuntivo in mezzo al quale è posizionato il filtro #lavalacqua che trattiene le microplastiche, in modo da rimetterla pulita nell’ambiente. Una tecnologia semplice e ingegnosa, come molte delle innovazioni introdotte dal costruttore giapponese in ambito motoristico, destinata presto a diffondersi al resto della gamma di fuoribordo Suzuki.
L’installazione di serie #lavalacqua (Suzuki Micro Plastic Collector) sui propri motori fuoribordo è una delle tre attività cardine a sostegno del Suzuki Clean Ocean Project, il progetto che coinvolge Suzuki a livello globale, sia per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del rispetto per l’ambiente e per il mare, sia per affrontare e attutire lo specifico problema dell’uso intensivo delle plastiche, che una volta disperse in natura la devastano.
Concretamente è in atto l’azione di volontariato promossa da Suzuki a livello globale, #Suzukicleanup, una campagna in atto da oltre 10 anni, che ha visto finora coinvolte oltre 10.000 persone, dipendenti di 53 filiali Suzuki, Italia compresa, impegnate a ripulire mari e corsi d’acqua dall’immondizia che li soffoca. Un’attività utile e tangibile per la salvaguardia dei mari, che proseguirà negli anni a venire, sottolineando quanto la coscienza ambientale sia radicata sin nel profondo di Suzuki.
Possiamo fare a meno della plastica nei nostri sistemi di packaging? Possiamo quantomeno ridurne l’uso? Possiamo sostituirla con materiali a minor impatto ambientale? Anche qui la risposta di Suzuki è stata concreta e proprio grazie a una completa riprogettazione dei propri sistemi d’imballaggio, finora, dal 2020 a oggi, ha consentito di fare a meno di oltre 11 tonnellate di imballaggi in plastica solo per la divisione Marine. Ulteriori soluzioni porteranno a un’ulteriore riduzione nel 2022, aumentando il numero di prodotti e di parti originali che utilizzeranno i nuovi sistemi di packaging.
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