Lanciata da Cecilia e Matteo, due giovani milanesi under 30, il progetto crea una connessione tra anziani e giovani
Un nipote on demand, la start up tech italiana lanciata a Dicembre 2021, ha come Mission quella di ridurre la solitudine degli anziani abbattendo il muro sociale tra generazioni. UAF ha appena ufficializzato un round pre seed da 220mila euro attraverso investitori, fra i quali Riccardo Pozzoli e Riccardo Schiavotto. Le ragioni dell’investimento sono chiare: UAF non solo è una piattaforma tech che opera nel sociale ma in quella parte che ha il più alto sviluppo economico previsto nei prossimi anni: la silver economy.
Grazie all’innovativa piattaforma digitale e all’algoritmo match, si mettono in comunicazione i senior (che chiamiamo affettuosamente Nonni) che vogliono trascorrere il loro tempo facendo attività interessanti e di qualità, con i Nipoti, ragazzi fortemente interessati al sociale che hanno voglia di condividere il loro tempo ed ascoltare racconti ed esperienze passate. Un modo innovativo e tecnologico per arginare un problema molto diffuso soprattutto nelle grandi città: la solitudine delle persone più anziane.
UAF nipoti: la start up che combatte la solitudine degli anziani
I dati in questo ambito sono sconfortanti: secondo il report Lavoro Domestico del Sole24Ore la solitudine colpisce più del 18% degli over 65. Dall’altra parte di questa ‘connessione intergenerazionale’ ci sono loro, i Giovani, che si dimostrano molto interessati al sociale e che desiderano impegnarsi in prima persona in questo ambito. Grazie al loro entusiasmo, in pochi mesi UAF ha creato una community forte e motivata di ragazzi tra i 19 e i 30 anni, uniti dalla voglia di mettersi a disposizione e di dare ascolto alle esigenze degli anziani, successo ottenuto anche grazie alla comunicazione fresca e positiva del progetto.
L’entusiasmo, la voglia di partecipare, e il desiderio di Cecilia e Matteo – i fondatori di UAF – di alleviare la solitudine dei Nonni, traspare proprio dai commenti e dagli apprezzamenti che gli anziani hanno mostrato verso l’iniziativa. Sebbene ancora in fase di lancio, gli incontri Nonni-Nipoti realizzati sinora hanno registrato un grande successo sia tra i partecipanti che tra le loro famiglie, facendo emergere quanto un rapporto che nasca tra generazioni diverse possa alleviare e dare supporto a persone che in questo momento stanno vivendo momenti di solitudine.
“UAF nasce dal mix delle nostre competenze messe a disposizione di una buona causa. Il lockdown che tutti noi abbiamo vissuto ci ha aiutato a realizzare quanto siano importanti i legami familiari e quanto spesso però vengano trascurati per cause di forza maggiore, come ad esempio il lavoro e il poco tempo rimasto. Così abbiamo deciso di lasciare le nostre occupazioni e di lanciarci in un progetto nuovo in grado di soddisfare la nostra esigenza di far del bene in un modo semplice ma strutturato, che creasse al contempo opportunità ed un concreto impegno sociale” commenta Cecilia Rossi, Co-Founder di UAF. “Il progetto mira a dare sostegno a chi ne ha bisogno, ma anche a far crescere interiormente i Nipoti che decidono di mettere a disposizione il proprio tempo, affinché per tutti i Nonni iscritti la solitudine possa essere solo un lontano ricordo”.
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