Il termine welfare fa riferimento ad un insieme di iniziative e politiche sociali finalizzate al miglioramento delle condizioni di una popolazione. La traduzione italiana di questa terminologia è “stato di benessere” e offre una definizione più dettagliata di questo sistema nato per garantire pari diritti e opportunità ai cittadini.
Il welfare è uno strumento statale che introduce una serie di misure volte a supportare i cittadini di un determinato Stato in specifiche fasi della loro vita. Ogni anno, viene redatto un pacchetto di misure economiche che rispondono alle necessità più specifiche della popolazione che, assieme agli interventi statali, può godere anche delle iniziative economiche introdotte da specifici enti privati, denominate anche “secondo welfare”.
Negli anni, il sistema welfare si è introdotto anche all’interno delle imprese, al punto tale che ad oggi è possibile affidarsi a delle vere e proprie società specializzate in grado di realizzare dei modelli di welfare aziendale su misura, per migliorare la performance dei collaboratori e dipendenti.
Solo affidandosi a questi specialisti è possibile comprendere a pieno il significato di welfare e come migliora la qualità della vita.
All’interno di questo articolo, invece, ci limiteremo a conoscere meglio il sistema di welfare aziendale, le tipologie e i vantaggi che questo modello apporta sia alle imprese che ai dipendenti.
Cos’è il welfare aziendale e quali sono le diverse tipologie
Tra le diverse tipologie di secondo welfare, di cui i cittadini possono godere, troviamo il welfare aziendale. Con questo termine facciamo riferimento a un pacchetto di servizi e benefit definito a livello organizzativo e destinato ai collaboratori e ai dipendenti di una specifica impresa.
Il welfare aziendale è un modello unilaterale, che si applica a tutti i livelli di una impresa. A livello normativo, fa riferimento a tre specifiche leggi:
- Testo Unico delle Imposte sui redditi, art. 51 e art. 100;
- Le circolari e le risoluzioni dell’Agenzia delle Entrate, nello specifico la circolare 28/E del 2016 e la Risoluzione 55/E del 25/09 2020;
- Leggi di Stabilità welfare aziendale e Bilancio 2016, 2017 e 2018.
Le tipologie di Welfare Aziendale
Ci sono diverse tipologie di welfare da poter adottare all’interno della propria impresa per migliorare la soddisfazione e la produttività dei collaboratori, tuttavia, è bene considerare la possibilità di decidere di realizzare un piano welfare personalizzato, che si adatta perfettamente alle necessità dei propri dipendenti.
Le principali tipologie di welfare aziendale sono:
- Welfare di contratto: si tratta di una tipologia prevista nel CCNL di riferimento e rappresenta il modello più semplice da utilizzare, che include al suo interno le misure rese obbligatorie dal contratto nazionale del settore di riferimento, definite come “Flexible benefits”. Alcuni esempi di queste iniziative sono: buoni carburante, buoni spesa, voucher per la famiglia e così via.
- Welfare di produttività, o anche “Welfare da Premio di Risultato”, rappresenta un modello che consente di convertire una parte o in toto, il PdR in welfare aziendale. Per applicare questo modello sono richiesti degli accordi bilaterali relativi all’incremento di produttività, redditività, efficienza e innovazione.
Quando il Premio di Risultato è convertito in welfare aziendale e non supera i 3.000€ all’anno, questo non è soggetto a tassazione. - Welfare Premiale, o puro, rappresenta la tipologia più elastica e particolarmente indicata per categorie omogenee di lavoratori. Si tratta di un pacchetto di misure che viene offerto in aggiunta alla retribuzione e necessita di essere disciplinato con un regolamento aziendale unilaterale.
Quali sono i vantaggi del welfare aziendale
Riguardo le imprese, l’utilizzo di un modello di welfare aziendale personalizzato o standardizzato permette di generare maggiore motivazione, soddisfazione e benessere nei dipendenti che collaborano quotidianamente all’interno delle sedi di lavoro. Il benessere dei dipendenti, come sappiamo, si trasforma in un miglioramento di performance e in un incremento di produttività.
L’impresa può godere, quindi, di benefici indiretti legati al benessere dei dipendenti come, appunto, un aumento dei livelli di retention, un incremento di produttività e anche il miglioramento della brand reputation. Al tempo stesso, l’impresa può godere anche di benefici diretti, rappresentati dai benefici fiscali.
Nel concreto, i principali vantaggi fiscali di un’impresa che istituisce un modello di welfare efficiente sono:
- La deducibilità fiscale ai fini IRES/IRAP;
- Il risparmio contributivo legato al costo del personale.
Le numerose soluzioni e servizi di welfare business realizzate da società specializzate, come Sodexo, una multinazionale che opera nel settore dei servizi per le imprese, permettono alle imprese di ricevere una forte incidenza sulla capacità di aumentare le proprie performance, mostrando un reale interesse nei confronti dei propri collaboratori e una reale intenzione di migliorare la loro qualità di vita. Sodexo vanta oltre 100 milioni di consumatori finali, distribuiti in oltre 50 paesi, che beneficiano ogni giorno di diverse tipologie di welfare aziendale. Dai servizi di ristorazione ai buoni acquisto spendibili in oltre 13.500 punti vendita in Italia, l’obiettivo di Sodexo è quello di migliorare la quotidianità delle persone con servizi sempre più flessibili ed innovativi.