Migliorano le performance, diminuiscono la traumaticità degli interventi e limitano l’impatto ambientale
Da decenni si parla di abbandonare il PVC, ma il basso costo di questo materiale rispetto a quello di altri polimeri comporta che esso sia sempre e ancora la prima scelta pure nel settore medicale, che dovrebbe invece, prima di altri, premiare materiali più nobili, sicuri e “puliti”. In questo mercato, diversi semilavorati in PVC possono essere ben sostituiti sia da polimeri termoplastici sia termoset, come lattice e poliuretano, poliammide e policarbonato.
I processi termoplastici che riguardano PVC e TPU (poliuretano termoplastico) per esempio, sono spesso simili tranne che nel processo di dipping, nel quale PVC e TPU hanno processabilità totalmente diverse. In questo momento di introduzione del TPU in settori dominati dal PVC, è dunque necessario implementare nuove tecnologie, formulazioni e macchinari per permettere al poliuretano di essere lavorato e trasformato adeguatamente.
E’ italiana l’azienda Product srl (di Brescia) che è già in grado di offrire tubi, palloni e cateteri di nuova concezione, realizzati con polimeri TPU o SEBS che evitano la cessione di sostanze pericolose nell’organismo, limitano i problemi legati allo smaltimento con conseguente risparmio di costi e minor impatto ambientale oltre ad essere meno invasivi e traumatici durante l’utilizzo. Il progetto nasce dagli studi del giovane fisico dell’ambiente e ricercatore bresciano Emanuele Guerra, già noto per aver introdotto in numerosi processi industriali una molecola naturale finora poco studiata ma dalle eccellenti performance anti-proliferative.
Completa le competenze in Product, Facconi Luca, realizzando software per l’automazione industriale dei processi produttivi ed ERP conformi ai requisiti della normativa ISO 13485.
L’attività di ricerca e sviluppo è focalizzata sulla scoperta e creazione di semilavorati tecnici e di formulazioni alternative per nuove applicazioni nel settore medicale e sulla customizzazione di soluzioni per il settore pharma, ottenendo prodotti innovativi che in una logica di filiera possono dare vita a nuovi business, così come già avvenuto nel primo anno trascorso con diverse realtà italiane ed estere. L’azienda riesce a costruire da zero un pacchetto che parte dalla formulazione polimerica fino all’ideazione e realizzazione di un software e delle automazioni necessarie per arrivare in poco tempo al semilavorato richiesto dal cliente. Sostanzialmente Product è specializzata in soluzioni di prodotto e di processo con una particolare attenzione alla resa e all’impatto dei materiali.
“In alcune applicazioni il settore medicale è ancora fermo al Medioevo – spiega Emanuele Guerra -. Per avanzare bisogna dare spazio a materiali e tecnologie adeguati alle nuove istanze sociali, seppur generalmente più costose”.
“In campo medicale – continua il fondatore di Product – non si pone molta attenzione verso il paziente, figuriamoci all’ambiente. Il PVC utilizzato nelle strutture sanitarie contribuisce notevolmente ad aumentare le tonnellate di composti tossici derivanti dal suo smaltimento, non possono infatti essere riciclati. Il poliuretano costa poco di più, ma inquina meno, è maggiormente biocompatibile e permette di ottenere performance tecniche incredibili. Il nostro obiettivo nel medicale è creare un filone ‘pulito’, PVCfree, di prodotti possibilmente migliorativi rispetto allo stato dell’arte attuale. Vogliamo spingerci oltre il limite delle attuali tecnologie per fornire prodotti più rispettosi delle persone ed al contempo dell’ambiente”.
Product. Nuove tecnologie per tubi palloni e cateteri alternativi al PVC
I prodotti innovativi
Tubi corazzati in TPU
Nel mondo dell’estrusione e della tubistica in generale, dopo decenni in cui si sono studiati e proposti nuovi polimeri, testate e approvate nuove geometrie, per spingersi oltre è essenziale ricorrere ad armature interne per migliorare ulteriormente le performance del semilavorato e allo stesso tempo ridurne al massimo l’ingombro. Product srl offre semilavorati “corazzati” o “braided” in TPU dalle caratteristiche tecniche uniche e non raggiungibili dagli attuali semilavorati non corazzati. Oltre a garantire miglior performance di tenuta a pressione, resistenza al kinking e maneggevolezza e minor traumaticità per il paziente, hanno i seguenti vantaggi: riduzione massima di torsione, peso, minor ingombro dimensionale, aumento massimo di resistenza allo scoppio e manovrabilità del dispositivo finito. “La strada dei semilavorati corazzati – secondo Guerra– può essere quella più seguita nei prossimi anni, soprattutto, ma non solo, nel settore medicale”.
Ultrathin tubes
I tradizionali processi di blow moulding, estrusione e microestrusione, seppur spinti alla loro massima precisione, hanno dei limiti nella produzione di tubi con parete estremamente sottile. Product offre tubi e palloni in poliuretano, silicone o TPE, estremamente sottili – fino a 0,03 mm di spessore – senza limitare la portata del condotto in modo che questi nuovi dispositivi possono raggiungere una sensibilità e precisione di utilizzo non raggiungibili con spessori maggiori (per dare più sicurezza all’utilizzatore). Vantaggi: migliorano le performance dei tubi estrusi fino ad oggi, riducendo al massimo la traumaticità, l’invasività e la resistenza meccanica delle attuali guaine, anche di grosso calibro.
Palloni e micropalloni
I cateteri diventano sempre più versatili e performanti, si prestano ad applicazioni sempre più estreme e precise; la necessità di montare un pallone sul dispositivo medico diviene sempre maggiore in quanto permette al catetere di svolgere più funzioni o di svolgere meglio quelle tradizionali, a vantaggio di paziente e chirurgo.
Product propone palloni, micropalloni in TPU, SEBS, SEEPS, Poliisoprene, lattice naturale e Silicone, da 0 ShA fino a 30 ShD con spessore da 0,03mm a 1mm, a partire dal disegno del punzone e dalla scelta del materiale fino alla realizzazione di palloni complianti, semicomplianti, a isteresi zero. Tutti i materiali vengono scelti in funzione delle performance meccaniche, dell’applicazione e del livello di biocompatibilità richiesto.
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