Quello che serve ai cittadini è un supporto costante e Nonsolopatronato nasce per questo
Nel 2020, secondo la classifica del Digital Economy and Society Index (DESI), l’Italia occupava il 25° posto. A fine 2021, facendo riferimento sempre all’indice DESI, l’Italia sembra aver recuperato ben 5 posizioni e si posiziona al 20° posto. Quella che sembra una bella notizia, in realtà nasconde una verità più amara: il DESI ha modificato i propri indicatori e confrontando meglio il ranking 2020 con la classifica 2021, l’Italia sembra addirittura aver perso una posizione.
Qual è il motivo? Probabilmente il fatto che gli altri Paesi si stanno muovendo in maniera più strategica e veloce dell’Italia e i cittadini hanno maggior dimestichezza con gli strumenti digitali. In Italia, nonostante si stiano facendo molti passi in avanti, la percentuale di analfabeti digitali è significativa: secondo dati Istat del 2019, il 41,6% dei cittadini italiani non raggiunge le competenze digitali di base. L’adozione di soluzioni come lo SPID sono state di grande aiuto per molti ma per altri un’ulteriore complicazione nella gestione di pratiche e servizi burocratici.
Nonsolopatronato è la piattaforma digitale inclusiva che ha l’obiettivo di semplificare la burocrazia che si cela dietro ai servizi di patronato e che vuole dare la possibilità a tutti i cittadini di gestire online tutte le funzioni di assistenza e di tutela in favore dei lavoratori, (dipendenti e autonomi), dei pensionati e di tutti i cittadini in generale, senza spostarsi da casa. Nonsolopatronato crea un ponte, dunque, per diversi tipi di prestazioni, da quelle previdenziali, alle prestazioni sanitarie e di carattere socio-assistenziale, per passare infine dalle prestazioni in materia di emigrazione e immigrazione.
“Sin da piccolo sono entrato in contatto con il mondo previdenziale e socio assistenziale: mio padre ha lavorato presso l’Istituto come dirigente zonale e io ho lavorato come operatore CAF e patronato. So benissimo quanto sia complicato per un cittadino, anziano e non, tenere il passo di tutte le pratiche richieste per accedere a un servizio necessario e soprattutto il supporto di cui si ha bisogno. Non si può pretendere di digitalizzare i servizi delle PA con un semplice SPID, ci vuole molto di più, l’apporto di professionisti che, attraverso l’adozione di soluzioni tecnologiche, educhino e guidino il cittadino verso un nuovo modo di concepire i servizi, un modo più semplice e sbrigativo che consenta agli stessi di non vivere più le frustrazioni legate ad attese e perdite di tempo presso gli sportelli: con Nonsolopatronato ci impegniamo a fare tutto questo” spiega Salvatore Puglisi, founder di Nonsolopatronato.
Nonsolopatronato nasce per semplificare tutti i servizi di patronato
Nonsolopatronato, con l’obiettivo di supportare passo dopo passo i cittadini, dal più esperto al meno esperto, mette a disposizione dei propri utenti un team di consulenti che, grazie alle competenze acquisite sul campo negli anni, può rispondere in maniera veloce a tutte le esigenze dei cittadini. Oltre all’apporto di consulenti – fondamentali in questa fase di transizione – Nonsolopatronato sta sviluppando soluzioni tecnologiche che renderanno la sua offerta sul mercato sempre più automatizzata e veloce, ma che non perderà mai di vista i bisogni concreti dei cittadini.
Nonsolopatronato, vendendo servizi, si propone come intermediario tra il cittadino e i servizi più necessari, come la richiesta e calcolo ISEE, domanda assegni nucleo familiare, assegno invalidità, pensioni, bonus natalità e così via. Con sede legale a Milano, la piattaforma in soli 11 mesi di attività ha elaborato più di 5.300 pratiche e prospetta un 2022 in forte crescita anche in funzione del nuovo assegno unico universale.
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