Blum salva un bosco di 100 ulivi: dalla tutela del territorio alla riduzione di emissioni di CO2
L’idea dell’azienda di consulenza, per unire i suoi due temi chiave: innovazione e sostenibilità
In occasione delle festività natalizie, Blum, società specializzata in consulenza specializzata nel comunicare imprese e progetti d’innovazione, ha deciso di salvare 100 ulivi abbandonati nella campagna toscana. Il progetto parte da un’idea della startup pistoiese Ager Oliva, che nell’ultimo anno in toscana ha salvato 1.200 ulivi in Toscana.
Secondo Francesca Ponzecchi, cofondatrice di Blum “innovazione non significa necessariamente tecnologia. Piuttosto, innovazione vuol dire riconoscere un problema e individuare una soluzione non significa necessariamente tecnologia. Piuttosto, innovazione vuol dire riconoscere un problema e individuare una soluzione”. Blum segue Ager Oliva dallo scorso anno per supportarne le attività di comunicazione e ora la sostengono anche tramite l‘adozione di 100 ulivi.
Ager Oliva ha iniziato il suo progetto lo scorso marzo riportando in vita 600 piante in appena 4 mesi e 1.200 a fine anno, puntando a raddoppiare questo numero nel 2022. L’obiettivo è quello di recuperare almeno 15 ettari di terreno, per restituire vita al paesaggio toscano. Inoltre, hanno recentemente ottenuto dall’Istituto Diocesano di Pistoia, che gestisce i terreni intorno alla casa museo di Leonardo da Vinci, la gestione di tre ettari di terreno che sono abbandonati da oltre 10 anni.
Blum ulivi: i servizi offerti da AgerOliva
Sul sito di Ager Oliva è possibile scegliere la zona geografica in cui adottare l’ulivo e addirittura la singola pianta, con anche la possibilità di darle un nome. Sempre tramite il sito è possibile anche fare visita alla pianta, ricevere il suo olio extra-vergine d’oliva e anche regalare l’adozione a chi si preferisce. L’azienda segue procedure rigorose, che comprendono: il taglio di rami infestati e secchi, la sistemazione degli argini e la concimatura organica delle piante. Tra ottobre e novembre poi avviene la raccolta, che porta le olive in frantoio entro 24 ore per la spremitura a freddo. Lo stoccaggio dell’olio infine avviene in tini d’acciaio, per preservare le sue qualità organolettiche.
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