Sempre più realtà decidono di adottare soluzioni mirate per proteggersi
TWT, azienda italiana leader nel settore delle telecomunicazioni, ha realizzato un’indagine su un campione statistico rappresentativo della medie e grand imprese del nostro paese in relazione alle sfide del cambiamento tecnologico. Dalle ricerche è emerso che sono raddoppiati gli investimenti nei servizi di cybersecurity, con un +134%. Solo il 26% delle imprese utilizza dei servizi di protezione dalle minacce informatiche da tempo, la maggior parte invece ha iniziato ad utilizzarli solo nel corso dell’ultimo anno. Questo perché, grazie ala situazione pandemica, ci si è resi davvero conto di quanto pericolose siano le minacce della rete e così in moltissimi sono corsi ai ripari.
Sempre più spesso veniamo a conoscenza di notizie relative ad aziende o enti pubblici vittime di cyber reati o di furto dei dati. Inoltre le minacce virtuali sono diventate sempre più sofisticate ed evolute ma soprattutto colpiscono più facilmente le aziende che non sono attrezzate per proteggersi da esse. Testimoniano questo fatto le denunce raccolte dalla polizia postare nel corso del 2020, aumentate del 246%. A moltiplicare la natura delle minacce anche lo smart working, dal momento che richiede un maggiore uso di dispositivi personali dai quali accedere a profili aziendali o simili. Per questo motivo TWT ha voluto indagare chiedendo alle aziende quanto siano a conoscenza dei sistemi di cyber security utili a proteggersi dalle minacce degli hacker e quali precauzioni abbiano introdotto.
TWT analisi Cyber Security: sistemi di sicurezza in grado fronteggiare la minaccia degli hacker
Dalle indagini è venuto fuori che il tema della cyber security è tenuto molto in considerazione. È diventato un argomento molto discusso e sempre più aziende conoscono i rischi che corrono e cercano di adottare le misure necessarie per tenere alta la guardia nei confronti delle minacce. “La battaglia per il contenimento della minaccia informatica è ormai deflagrata, come gli episodi di cronaca riportano sempre più frequentemente. La figura dell’hacker ha completato la transizione verso una metodica criminale. E’ imperativo per ogni C-level del settore condividere il senso di urgenza nel ridurre drasticamente la superficie d’attacco interna ed esterna della propria organizzazione allocando investimenti adeguati. E’ parte integrante dell’attività di business il prendersene cura” ha rilevato Emanuele Bergamo, Chief IT & Innovation Officer di TWT.
Tra le soluzioni adottate troviamo un ricambio mensile delle password o con cadenza trimestrale o semestrale. Si tengono corsi di aggiornamento sulla cyber security rivolti ai dipendenti per responsabilizzarli. Vengono installati antivirus, antimalware, firewall e sistemi per la protezione degli accessi a computer e documenti aziendali, come password e autenticazione a due fattori. Ancora gli strumenti di monitoraggio intelligente e in piccola parte i sistemi dotati di intelligenza artificiale. Va poi tenuta in considerazione anche la velocità con la quale hacker e cyber criminali si aggiornano e sono in grado di aggirare gli ostacoli che si presentano. In generale sono sempre di più le aziende che scelgono di tutelarsi e questo fa bene sperare riguardo un’adozione capillare di sistemi di cyber security.
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