
Una collaborazione che tutela la biodiversità di flora e fauna
WWF Italia e Huawei hanno unito le loro forze per dare vita ad un progetto di monitoraggio e tutela ambientale. Il progetto “Guardiani della Natura” ha previsto l’installazione di alcuni dispositivi presso le Riserve di Astroni, Burano e Orbetello. In tre mesi sono state registrare oltre mille segnalazioni acustiche di possibili attività illegali e più di trecento mila registrazioni di suoni della natura. Il tutto è diventato realtà grazie ad un sistema di riconoscimento automatico dei suoni basato su Intelligenza Artificiale. Grazie alle segnalazioni prodotte si sono poi svolte ben 15 azioni di verifica, tra cui anche un blitz della Polizia Provinciale della Città Metropolitana di Napoli. A seguito di questo intervento è stato sequestrato un impianto acustico illegale per la cattura di fauna selvatica.
Tutte le registrazioni raccolte dai dispositivi “Edge Audiomoth” andranno a costituire il materiale di studio per una ricerca senza precedenti sulla biodiversità negli ambienti mediterranei. In collaborazione con gli esperti del Centro Interdisciplinare di Bioacustica del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Pavia si terrà conto: del panorama sonoro degli habitat per valutarne lo stato di salute. Dell’identificazione delle specie che popolano uno specifico territorio per monitorarne i trend e i fattori di disturbo. Della ricchezza e della diversità acustica.

Foto: Comunicato Stampa
WWF Huawei progetto Guardiani della Natura: insieme per rigenerare il patrimonio territoriale italiano
Il progetto di Huawei nasce nel 2018 grazie alla collaborazione con l’organizzazione no-profit californiana Rainforest Connection (RFCx). Il programma ha contributo, grazie a soluzioni tecnologiche innovative, basate sulla bioacustica, a proteggere foreste, ecosistemi terrestri e marini e le loro specie animali in ben 18 paesi in tutto il mondo, tra cui Grecia, Irlanda, Regno Unito, Austria, Cile, Costa Rica, Malesia e Filippine. In Italia ha trovato il suo spazio grazie alla collaborazione con il WWF e rientra tra le attività di tutela della biodiversità previste nell’ambito della Campagna “ReNature”, che ha lo scopo di rigenerare entro 10 anni la natura italiana.
“La tecnologia può offrire un contributo enorme alla risoluzione di problematiche globali complesse e urgenti come la protezione dell’ambiente e la conservazione della biodiversità. Siamo quindi molto soddisfatti di essere riusciti a introdurre in Italia un modello efficace in grado di contribuire alla tutela del ricco patrimonio naturale del Paese” ha dichiarato Wilson Wang, CEO di Huawei Italia. Questo invece l’intervento di Marco Galaverni, Direttore Programma e Oasi di WWF Italia “La biodiversità è minacciata a livello globale da attività umane illegali perpetuate ai danni della fauna selvatica e degli habitat naturali. Ma l’utilizzo di tecnologie innovative ci ha consentito finalmente di meglio tutelare la natura italiana e di approfondire la conoscenza della sua biodiversità”.
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