
Dalla Palestra Creativa in collaborazione con l’Istituto Salesiano Sant’Ambrogio a Creative Heroes
Qualche mese fa vi abbiamo raccontato di un progetto nato dalla collaborazione dell’Istituto Salesiano Sant’Ambrogio e Epson: Palestra Creativa. L’operazione è stata lanciata alla fine del 2019 ed è stata conclusa nella prima metà del 2021, con protagonisti alunni meneghini. Dopo una sfida a colpi di creatività a spuntarla è stato Pietro Cosimo Cappellini, della classe V del Corso di Grafica, con il progetto “Future”. L’ispirazione, come racconta lo stesso Pietro è data dalla leggerezza, perché ha spiegato “per aiutare la terra a sostenerci dobbiamo diventare più sostenibili”.
I 30 studenti della classe di Grafica, guidati dal docente di Progettazione Multimediale Daniele Mastrapasqua, hanno lavorato proprio come se fossero in un’agenzia creativa avendo come compito quello di valorizzare Epson e la sostenibilità. A loro disposizione c’è stata la stampante a sublimazione Epson SureColor SC-F500 con la collaborazione – per la stampa dei lavori – della società esperta in stampa 3D, Shadow. Abbiamo chiesto al Pro-Graphics Business Manager di Epson Renato Sangalli di rispondere a qualche domanda per i lettori di InnovaMi.News così da conoscere meglio Epson Palestra Creativa.

foto: comunicato stampa
Come è nata l’idea di avviare questa collaborazione tra Epson e l’istituto Salesiano S. Ambrogio?
L’iniziativa è stata pensata da Epson con l’obiettivo di diffondere l’utilizzo di tecnologie e applicazioni all’avanguardia per dare concretezza alla nuova tendenza della personalizzazione di massa. Per noi è stato semplice e naturale individuare nell’Istituto Salesiano Sant’Ambrogio – Opera Don Bosco la perfetta dimensione per avviare questo progetto che qui in Italia abbiamo chiamato “Epson: palestra creativa con i designer di domani“. Quella tra Epson e l’Istituto è, infatti, una collaborazione di lunga data, che si rinsalda attraverso questa nuova esperienza condivisa. Tanti sono i progetti per i quali Epson ha voluto sostenere l’Istituto nel corso degli anni, in particolare nell’ambito della fornitura di prodotti per la stampa e la relativa formazione tecnica. Del resto, l’Istituto Salesiano è da sempre molto sensibile a iniziative che contribuiscono ad avvicinare il mondo della scuola a quello dell’industria. Da parte nostra, con questa “palestra creativa” vogliamo offrire a grafici e designer di domani la possibilità di familiarizzare con le tecnologie che daranno concretezza ai loro futuri progetti creativi, avvicinandoli al mondo del lavoro che li attende, sostenendone la formazione e stimolandone la creatività.
Come è stato accolto il progetto tra gli studenti?
I 30 studenti della classe IV del corso di Grafica coinvolti nel progetto sono partiti con molta curiosità e un grande desiderio di fare e di imparare. L’idea di legare il percorso formativo a un concorso, con tanto di premiazione finale, ha contribuito poi di certo a mantenere alta l’attenzione per tutta la fase creativa. In più, la scelta di coinvolgere dei professionisti in grado di calare questi giovani studenti in un ambiente di lavoro reale credo sia stata senz’altro decisiva per catturare l’interesse. Le indicazioni fornite in fase di briefing da Fabio Paracchini, Chief Strategy & Innovation Officer di The Embassy, nonché il prezioso supporto di Gerardo Pezzotta di Shadow, azienda specializzata in sublimazione 3D, nella fase più pratica e di realizzazione dei design, sono di fatto stati essenziali ai ragazzi in questo loro percorso. Il risultato finale, per chi sceglie una professione nelle arti grafiche e nel design, dipende da una progettazione precisa e coerente. Ecco perché abbiamo voluto trasmettere a questi ragazzi la conoscenza di quella tecnologia indispensabile per dare attuazione alle idee, raccontando attraverso l’esperienza di chi questo lavoro lo fa sul campo tutti i giorni quanto la parte creativa sia importante, ma solo se va di pari passo con la parte realizzativa di un progetto. Una scelta che si è rivelata vincente perché il riscontro degli studenti è stato fin da subito molto positivo e il loro entusiasmo crescente.
Arrivati alla fine di quest’esperienza e volendo tirare le fila, qual è il bilancio?
Estremamente positivo. Sono felice di aver promosso questa iniziativa e di aver lavorato con i ragazzi: tutti i progetti finalisti hanno dimostrato una buona maturità e sono stato piacevolmente sorpreso dalla concretezza degli studenti, che non solo hanno lavorato con impegno ed entusiasmo, ma hanno anche saputo misurarsi con quello che li aspetta nel futuro: il rapporto con il cliente. Ritengo che sia stato molto importante per loro avviare un dialogo con il mondo del lavoro e, nello stesso tempo, dare vita a un percorso di confronto con la scuola sul tema della sostenibilità. Insieme a Dario Panciera, responsabile dei corsi, e al loro docente Daniele Mastrapasqua, abbiamo cercato di trasmettere ai ragazzi il senso e il valore di ciò che studiano ogni giorno. In un momento come questo, così complicato e caratterizzato dalla distanza, per loro è stato fondamentale poter condividere esperienze e tempo insieme.
Per il futuro Epson ha in programma nuovi progetti, simili a “Palestra Creativa?”
Sì, Epson è molto attenta alla formazione e al mondo dei giovani e della scuola. Per esempio, è appena partito il progetto “Creative Heroes”, giunto alla sua 5^edizione, dove siamo partner tecnici dell’Istituto Salesiano San Marco di Mestre, Confartigianato Impresa Vicenza Sistema Comunicazione e TicTac Stampa di Thiene. In questo caso, giovani studenti di grafica sono chiamati a ideare e stampare etichette sulla base di brief presentati da brand italiani che partecipano all’iniziativa. Il nostro ruolo è quello di offrire la nostra esperienza e know-how per “chiudere il gap” fra la parte creativa e quella di produzione, per aiutare gli studenti a sviluppare competenze tecniche per passare dalla fase di progettazione a quella successiva di stampa con Epson SurePress. Così come per “Palestra Creativa”, anche con “Creative Heroes” i giovani designer si devono confrontare con obiettivi concreti e con sfide che li portano direttamente nel mondo del lavoro.
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F.C.