
L’iniziativa “Taste the Change” realizzata a inizio giugno in occasione del World Oceans Day
Una sinergia virtuosa per la salvaguardia dei nostri mari: è quella creata tra Foorban, la piattaforma di servizi food rivolti alle aziende innovative, e Ogyre, la prima start up in Italia del “Fishing for litter”, un modello virtuoso che punta a ripulire i mari dalla plastica grazie all’aiuto dei pescatori, che, regolarmente remunerati e sollevati dagli oneri di conferimento dei rifiuti causati da un buco normativo, “pescano” i rifiuti dal mare e li portano a riva. Il materiale raccolto viene poi rigenerato così da essere riutilizzato.
L’iniziativa “Taste the Change” realizzata dalle due startup è partita l’8 giugno in occasione del World Ocean Day, e ha permesso di raccogliere ben 240 chili di plastica dai nostri mari in un mese, coinvolgendo in prima persona le aziende clienti di Foorban e i loro dipendenti. Nella settimana tra l’8 e il 13 giugno, infatti, per ogni piatto Foorban acquistato, le due startup hanno recuperato 300gr di plastica dal mare, equivalente al peso del piatto stesso. Risultato finale: 240 chili di plastica raccolti tra giugno e luglio, l’equivalente di 240 chili.

Foto: ufficio stampa
Foorban Taste the Change: la salvaguardia dell’ecosistema marino
La raccolta è avvenuta attraverso 7 pescherecci del network Ogyre, “adottati” da Foorban in occasione dell’iniziativa: 3 a Cesenatico, 2 a Goro e altri 2 a Porto Garibaldi, tutti nel Mar Adriatico.”Foorban condivide gli stessi valori e obiettivi di Ogyre: promuovere la sostenibilità e la salvaguardia del pianeta, attraverso piccoli gesti quotidiani. E allora perché non farlo proprio dalla più semplice delle scelte, come quella della pausa pranzo? Una maggiore consapevolezza ed educazione in questo senso fanno la differenza, soprattutto se partono da piccoli gesti quotidiani, che lentamente speriamo diventino sempre più diffusi”, hanno spiegato Stefano Cavaleri e Marco Mottolese, founder di Foorban.
“Ogyre ha creato un sistema in cui tutti possono prendere attivamente parte al cambiamento: lo abbiamo fatto noi come azienda, ma ci piace pensare che i clienti Foorban si siano sentiti parte di un progetto condiviso di salvaguardia dei nostri mari, che abbiano sentito un po’ loro quei pescherecci che noi abbiamo adottato”, concludono. A partire dall’8 giugno, quindi in sei settimane circa, grazie al contributo dato da Foorban grazie all’attività sono stati raccolti 240 chili di plastica, parte di un “bottino” di 407 chili complessivi pescati da Ogyre tra giugno e luglio.
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