
Le mascherine che riconoscono il Covid con il tessuto italiano DreamLux
L’imprenditore Tommaso Galbersanini firma la ricerca con MIT e Harward
È dell’azienda Samsara di Sant’Angelo Lodigiano, in Lombardia, il tessuto DreamLux® in fibra ottica utilizzato per creare la mascherina dotata di biosensori capaci di riconoscere e diagnosticare nel giro di 90 minuti la presenza di virus SarsCoV2 e altri patogeni. Ad annunciarlo in Italia è il titolare del brand DreamLux®, Tommaso Galbersanini, seconda generazione della famiglia di imprenditori tessili, che nel 2010 ha lanciato il nuovo materiale supertecnologico. Galbersanini ha firmato la ricerca condotta dagli studiosi del Wyss Institute for Biologically Inspired Engineering dell’Università di Harvard e del Massachusetts Institute of Technology – MIT e supportata negli Usa dalla Defense Threat Reduction Agency con la sovvenzione HDTRA1-14-1-0006, il Paul G. Allen Frontiers Group, il Wyss Institute for Biologically Inspired Engineering, la Harvard University, Johnson & Johnson attraverso il J&J Lab Coat of the Future Premio QuickFire Challenge, borsa CONACyT 342369 / 408970 e borsa di studio MIT-692 TATA Center 2748460.
Gli scienziati americani autori del progetto sono Nicolaas M. Angenent; Mari e Helena de Puig del Wyss Institute e del MIT; l’ex Wyss e membro del MIT Ally Huang, che ora è all’Ampylus; Rose Lee, Shimyn Slomovic, Geoffrey Lansberry, Hani Sallum, Evan Zhao e James Niemi del Wyss Institute. In pratica, per queste applicazioni, il tessuto deve incorporare 2 metri di fibra ottica in una parte libera, appena cucita al resto dell’ordito; ad azionare la fibra è una fonte LED sua volta sensibile a un laser. Il sistema viene controllato con un tasto on-off sull’indumento. Nella versione standard di DreamLux® la fibra ottica è inserita in 30 cm di stoffa per 3 metri di altezza. “Abbiamo essenzialmente ridotto un intero laboratorio diagnostico in un piccolo sensore sintetico che funziona con qualsiasi maschera facciale e combina l’elevata precisione dei test PCR con la velocità e il basso costo dei test antigenici”,ha spiegato il co-primo autore Peter Nguyen, Ph.D., ricercatore presso il Wyss Institute.

Foto: ufficio stampa
Mascherine DreamLux SarsCoV2 con biosensori in fibra ottica
Continua l’inventore di DreamLux : “I biosensori saranno incorporati nei camici da laboratorio per gli scienziati che lavorano con materiali pericolosi o agenti patogeni, camici per medici e infermieri o nelle uniformi dei primi soccorritori e del personale militare che potrebbero essere esposti a pericolosi agenti patogeni o tossine, come il gas nervino”. Per quanto riguarda il tessuto, altri scienziati in precedenza avevano creato dispositivi indossabili in grado di rilevare le biomolecole, ma tutte queste tecniche richiedono l’inserimento di cellule viventi nel dispositivo indossabile stesso, come se l’utente indossasse un piccolo acquario. I tessuti luminosi DreamLux® sono un’innovazione esclusiva nel campo tessile e nascono dall’applicazione della più avanzata tecnologia della fibra ottica ai tessuti tradizionali.
Alle spalle ci sono 65 anni di esperienza in tessitura, ricamo e confezione dell’azienda. DreamLux® è un brevetto ufficiale internazionale registrato, tutelato e coperto nei principali Stati di tutto il mondo. La fibra ottica viene collegata alla fonte luminosa (LED) e alimentata da varie tipologie di batterie o prese di corrente. L’effetto sorprendente è quello di un “cielo stellato”. Per realizzare tende o pannelli, è possibile utilizzare anche LED RGB e “agganciare” un DMX che permette variazioni di luce ed effetti fade o blink. L’obiettivo di DreamLux® è quello di offrire una nuova visione della luce e dello spazio, attraverso prodotti raffinati ed eleganti rivolti a chi vuole impreziosire un ambiente speciale e creare suggestioni uniche. Abiti, accessori e ambienti ma anche cuscini, tende, tovaglie, runner e pannelli personalizzati, grazie al tessuto DreamLux® diventano ‘vivi’. I progetti sono tutti custom, studiati e realizzati su misura delle diverse esigenze.

Tommaso Galbersanini – Foto: ufficio stampa
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