
Intervista al team vincitore del concorso Lifebility Award
In vista della nuova edizione del concorso Lions Lifebility Award la redazione di InnovaMi intervista vincitori e protagonisti degli anni passati, con l’obiettivo di raccontare la loro esperienza. Oggi è il turno del team “Garbout”, ideatore di Pick-it-up, un arto elettro-meccanico pensato per facilitare la vita a persone con handicap motori e/o in età avanzata, cercando di ridurre il rischio di caduta. Il prototipo si presenta come un parallelepipedo che si può facilmente montare su stampelle o bastoni da passeggio. A rispondere alle nostre domande ci sarà l’intero team di studenti, capeggiato da Giorgio.
Come vi è venuta l’idea e come è nato questo progetto di Pick-it-up?
Federica: Ciao a tutti, io mi sono occupata della parte economica del progetto. L’idea è nata da un amico del nostro professore che è senza una gamba da molto tempo e avendo le stampelle ha difficoltà nel raccogliere gli oggetti perché deve piegarsi rischiando di cadere e farsi male. Così abbiamo pensato ad un oggetto che si potesse facilmente attaccare alle stampelle e che raccogliesse gli oggetti, annullando il rischio di caduta.
Come avete poi costruito realmente e concretamente il vostro progetto, cioè dalla semplice idea come siete arrivati poi al prodotto finito?
Giorgio: Siamo partiti prima mettendo la nostra idea in pratica e dopo l’abbiamo riportata su computer attraverso dei software apposta e alla fine abbiamo fatto il disegno tecnico.
Professore, come siete arrivati a conoscenza di questo progetto?
Io personalmente seguo in continuazione i bandi che sono pubblicati e mi sembrava interessante e ideale da proporre per i ragazzi.
Avete vinto lo scorso anno il concorso, con il premio cosa avete fatto?
Manuel: Noi pensiamo di investire i soldi della vincita per continuare a migliorare il progetto, portandolo avanti per cercare di arrivare a più persone possibili e riuscire a vendere il prodotto. Un progetto ambizioso. Proprio oggi abbiamo consegnato alla Camera di Commercio di Vicenza il brevetto. Il brevetto ha un costo e noi paghiamo questo costo con i soldi vinti.
Insomma, state dando concretezza il vostro progetto…
Stiamo cercando di investire questi soldi e questo 2021 deve servire per mettere solide basi al progetto, perché abbiamo la fortuna tramite i Lions di avere delle aziende che sembra possano aiutarci nello sviluppo del prodotto ma prima di sviluppare il prodotto dobbiamo proteggerlo.
Cosa consigliereste a qualcuno che pensa di avere un’idea abbastanza valida e che vorrebbe partecipare al progetto?
Stefano: Sicuramente avere un team di gente che hanno voglia di fare, abbiamo avuto anche noi un buon team e complicità nel gruppo. Avere una buona idea, una bella idea vincente e cercare anche qualcosa riguardante le opportunità in territorio per aiutare gli altri.
Cosa vi ha lasciato questo questa esperienza?
Zakaria: Una bellissima esperienza soprattutto come gruppo e la cosa bella è che non è ancora finita, è appena iniziata e la cosa mi piace. Che dire se c’è qualcuno di ambizioso gli consiglio di fare squadra. Facendo questa esperienza si dà l’opportunità ai ragazzi di aprire le proprie vedute e cogliere nuove occasioni. Questa esperienza ha sicuramente aumentato la capacità di lavorare in team e capire quanto sia lungo il processo di realizzazione di un’idea.
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F.C.