L’innovazione tecnologica per migliorare la vita dei pazienti
BrainControl BCI è l’unico software brevettato che opera sulle onde cerebrali, traducendo i pensieri dei pazienti in comandi ed azioni sui dispositivi mobili portatili. È stato progettato per le persone affette da gravi patologie quali tetraplegia, SLA, sclerosi multipla e distrofie muscolari che impediscono loro qualsiasi tipo di movimento volontario.
Nei casi più gravi sono preclusi anche i movimenti residui di pupille, zigomo o dita: sono i pazienti locked-in, imprigionati in un corpo completamente immobile, ma dotati di capacità cognitive integre. Per le famiglie o i caregiver che si occupano di questi pazienti, comunicare con loro è una sfida difficilissima. Grazie alla tecnologia di BrainControl per i pazienti sarà possibile tornare a comunicare con l’esterno grazie al pensiero.
BrainControl BCI: l’intelligenza artificiale al servizio della disabilità
Un software e un caschetto EEG, insieme a un training personalizzato, sono in grado di trasformare in comandi i pensieri del paziente, dando modo di rispondere a semplici domande tipo “Come stai?” o “Ti senti bene?”. Tramite dei sensori indossabili, BrainControl interpreta e classifica le onde cerebrali generate dal movimento immaginato, dopo aver intercettato l’attività elettrica sulla corteccia cerebrale. Il paziente, grazie al training personalizzato impara ad usare pensieri “decodificabili” per selezionare la risposta voluta sul dispositivo.
BrainControl, brevettato in Italia e in attesa di ottenere la stessa certificazione in altri Paesi EU ed extraeuropei, è adottato non solo da diversi pazienti privati, ma è anche in uso presso diverse strutture ospedaliere pubbliche. Il software fa parte di una gamma di dispositivi che comprende anche BrainControl Sensory e Avatar: tre diverse soluzioni, compatibili con i differenti gradi di mobilità e interazione del paziente.
L’obiettivo di BrainControl è ridare ai pazienti la speranza e la concreta possibilità di interagire con il mondo esterno. Il tutto parte dalla convinzione che le persone sono più importanti della tecnologia e che, grazie a quest’ultima, è possibile aiutare chi è colpito da gravi patologie a riavere fiducia nella vita e una connessione con il mondo.
Per rimanere aggiornato sulle technews del momento, clicca qui