Nibol pensa alle soluzioni per ridurre l’information overload
Che le informazioni e i dati in circolo siano in continua crescita è un dato orami certo. Ma non importa da dove provengano queste informazioni: tutto quello che non è il segnale che ci interessa, ci infastidisce. La società IDC – International Data Corporation – ha rilevato che nel 2018 c’erano 33 Zettabyte di dati in tutto il mondo, ma prevede che entro il 2025 si arriverà ai 175 Zettabyte. Un incremento davvero notevole a cui sembra non esserci via di scampo, ma i professionisti di Indigo.ai stanno cercando soluzioni affinché si possano costruire tecnologie che ci permettano di rimanere in contatto con la nostra natura.
Questi numeri come già teorizzato dallo psicologo statunitense David Lewis nel 1996 producono information fatigue syndrome: troppi dati affaticano le nostre capacità analitiche e quando esse sono ridotte la nostra capacità di capire cosa è necessario e cosa no viene alterata. Essendo il pensiero un processo di esclusione, in presenza di più informazioni si hanno meno capacità analitiche. Questo vuol dire che meno capacità analitiche abbiamo, meno capacità di scelta possediamo.
Intelligenza artificiale nuove opportunità: tecnologia che permette di rimanere in contatto con la natura
Questo processo, ripetuto, porta infatti all’information overload ovvero l’incapacità cognitiva di restare al passo con tutte le informazioni che si hanno a disposizione. Ne esistono di due tipi: uno è l’overload condizionale, che sorge quando dobbiamo trovare una risposta “giusta” in un oceano di informazioni, non tutte rilevanti ma diventate da noi gestibili grazie ai motori di ricerca. L’altro è l’overload ambientale, vero problema, che si crea quando siamo circondati da informazioni tutte rilevanti e per questo facciamo fatica ad elaborarle.
Ma come fare a risolvere questo problema? Chiaramente migliorando i motori di ricerca, risolviamo l’overload condizionale, quello causato dal troppo rumore, ma così facendo peggioriamo l’overload ambientale perché si aumenta il flusso di informazioni rilevanti. Risulta quindi impossibile risolvere il problema dell’overload di informazioni solo e semplicemente migliorando la tecnologia che lo ha creato. Per questo motivo c’è bisogno di cambiare prospettiva: l’intelligenza artificiale sembra avere tutte le carte in regola per diventare il filtro tecnologico più potente mai costruito prima, basta solo trovare il modo di sfruttarne la potenza per prediligere calma, qualità e benessere.
Indago.ai: l’intelligenza artificiale conversazionale come approccio sano alle informazioni
Infatti, i professionisti di Indigo.ai, che si occupano di queste tematiche per lavoro, si sono resi conto che la soluzione a questo eccesso di informazioni risiede nella costruzione di tecnologie che ci permettano di rimanere in contatto con la nostra natura. In una società frenetica come quella odierna, la nostra scelta deve essere quella di rallentare, prendendo spunto dal linguaggio e dalla conversazione ad esempio, che garantiscono il tempo necessario per elaborare le informazioni. Ad oggi esiste già un tipo di tecnologia basata sulla conversazione, ovvero “l’intelligenza artificiale conversazionale“, colei che può essere la base di un nuovo approccio più sano alle informazioni.
Ma perché proprio la conversazione? Vediamo brevemente cinque modi in cui l’AI conversazionale può aiutarci a ridurre il segnale
- Il linguaggio è semplicemente più lento, viaggia ad una velocità inferiore alle nuove tecnologie.
- Le conversazioni si costruiscono gradualmente, iniziano con poche informazioni per poi arrivare piano piano al nocciolo.
- La conversazione è un tipo di comunicazione sincrona, ovvero ci permette di affrontare argomenti in sessioni singole.
- Le conversazioni ci permettono di avere dei tempi d’attesa: oggi l’attesa sembra essere quasi un sacrilegio ma è ciò che ci permette di elaborare le informazioni, ci permette di pensare e respirare.
- La conversazione è una “tecnologia” molto antica, ne abbiamo una lunga esperienza. Una tecnologia basata sulla conversazione è a misura d’uomo e ne rispetta i tempi e i processi del modo di pensare umano.
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